REDAZIONE FERRARA

Scuola di artigianato, vertici in rosa Bonora: "E’ un grande orgoglio"

Per la prima volta una presidente donna: "Il mio sogno? Fare in modo di accreditarci per dare il diploma"

Scuola di artigianato, vertici in rosa Bonora: "E’ un grande orgoglio"

CENTO

Cambio al vertice della Scuola di artigianato artistico del Centopievese, una bella realtà che conta 11 corsi avviati, dalla liuteria al ricamo e più di 270 iscritti di tutte le età, non solo dal territorio centese ma da tutta la regione e oltre. A lasciare prima della fine del mandato, è stato Andrea Balboni al quale succede Barbara Bonora, prima donna alla presidenza dell’ente nato nel 1978. Vicepresidente Gabriella Baraldi.

"Ho lavorato sodo per il rinnovo e ampliamento dell’immagine della scuola – dice Balboni – anni di lavoro che hanno permesso di farla riconoscere come ente del terzo settore ma anche per la messa in massima sicurezza della scuola, con nuovi impianti attrezzatura più moderna, oltre ad un ambiente più accogliente per mettere gli allievi nelle migliori condizioni di frequentazione. Lavoro che dunque ha visto un completo restauro sia della sede centrale di Cento che quella distaccata a Pieve". E sulle dimissioni. "Ho già 80 anni ed era necessario un ricambio – conclude – sono contento della scelta del consiglio direttivo: Bonora ha sempre creduto tanto nella scuola, vissuta ed amata". Prima donna, sarà in carica per 3 anni. "Non sento l’orgoglio legato al genere ma la grande gioia per essere stata scelta per la stima e la fiducia che i consiglieri hanno di me – sono le parole della Bonora – sento un grande senso di accoglienza, di grande unità, collaborazione e soprattutto uguaglianza con un atteggiamento alla pari i un ambiente artigiano a prevalenza maschile". Nella scuola da 8 anni, la Bonora era stato l’allora presidente Eros Forni a chiedere alla Bonora di entrare per aprire il settore dei corsi di cucito, ampliandolo poi anche a ricamo, uncinetto e ferri. "Durante questo mio mandato ho diversi obiettivi per i quali lavorerò – dice la neo presidente – l’implementazione ulteriore dei corsi, stringere collaborazioni anche con altre realtà tra le quali anche quelle del terzo settore ma anche rapporti per i quali si possa essere un punto di riferimento professionale per l’avviamento al lavoro". E un sogno, che se la Bonora riuscirà a realizzare, sarà importante non solo per la scuola ma per l’intero territorio vasto. "Ci si sta lavorando da tempo e vorrei riuscire a portarlo a compimento – conclude – l’obiettivo più grande è che la Scuola possa essere accreditata come ente che possa rilasciare un diploma riconosciuto a livello statale, anche come specializzazione.

Laura Guerra