La strada Gran Linea, nel pomeriggio di ieri, è stata teatro di un bruttissimo scontro frontale tra un’automobile ed un camion. Ad avere la peggio è stato il conducente della Fiat Punto, trasportato in elisoccorso all’ospedale ‘Maggiore’ di Bologna in gravissime condizioni. L’incidente è avvenuto attorno alle 15. La vettura, con alla guida un 46enne copparese e passeggero il figlio di 7 anni, stava viaggiando in direzione Jolanda di Savoia. Per cause ancora in fase di accertamento, l’auto avrebbe invaso la corsia opposta, dove stava sopraggiungendo un camion di una ditta che ha sede a Codigoro con un 49enne alla guida. L’impatto è stato inevitabile, con la vettura che si è scontrata frontalmente con il mezzo pesante. Immediatamente è stato richiesto l’intervento dei soccorsi. Sul posto sono giunti il personale del ‘118’ con ambulanza, automedica ed elisoccorso, i vigili del fuoco e i carabinieri. Subito sono stati liberati dall’abitacolo della Fiat Punto padre e figlio che sono stati affidati alle cure dei sanitari.
A riportare le conseguenze più gravi è stato il padre 46enne, per il quale si è optato per il trasporto d’urgenza in elisoccorso all’ospedale ‘Maggiore’ di Bologna con codice di massima gravità: l’uomo è in prognosi riservata e sta lottando per la vita. Meno gravi le condizioni del figlio di 7 anni, anch’esso affidato al personale del ‘118’: il giovanissimo ha riportato ferite di media gravità e, dopo le prime cure, è stato trasportato in ambulanza all’ospedale ‘Sant’Anna’ di Cona: a quanto si è potuto apprendere, non è in pericolo di vita. Illeso, invece, il 49enne che era alla guida del camion. Una volta completate le urgentissime operazioni di soccorso ai due feriti, i vigili del fuoco hanno provveduto alla messa in sicurezza dei due mezzi: in particolare della Punto che aveva il cofano anteriore completamente distrutto a seguito dello schianto. Successivamente, gli uomini dell’Arma intervenuti sul posto hanno effettuato i rilievi allo scopo di ricostruire la dinamica dell’incidente e accertarne le cause. Inevitabilmente, le operazioni di soccorso e i successivi rilievi hanno comportato qualche disagio alla viabilità lungo la Gran Linea, sino a quando non è stata liberata dai mezzi incidentati.
Valerio Franzoni