MATTEO RADOGNA
Cronaca

Schianto contro il bus, spunta un video dell’auto. Ora l’autopsia su Erika, al vaglio ogni ipotesi

Il filmato ha escluso il ricorso alla ricostruzione cinematica dell’incidente. Non si esclude che, tra le cause, possa esserci stata una distrazione alla guida

Schianto contro il bus, spunta un video dell’auto. Ora l’autopsia su Erika, al vaglio ogni ipotesi

Ferrara, 25 febbraio 2025 – Non servirà la ricostruzione cinematica dell’incidente, c’è, infatti, un video di una telecamera del bus che, prima dello schianto, ha ripreso l’auto di Erika Benini, la 35enne morta, mercoledì scorso, nel terribile scontro con una corriera in via Copparo. Sembra che nel filmato si veda l’auto della ragazza, una Toyota Yaris, andare una prima volta nella corsia opposta e, poi, dopo aver raddrizzato la vettura, invadere ancora l’altra carreggiata.

L'autobus che si è scontrata contro l'auto condotta da Erika Benini, morta nell'incidente
L'autobus che si è scontrata contro l'auto condotta da Erika Benini, morta nell'incidente

Non è chiaro cosa sia successo, perché il pm di turno dovrà valutare tutte le ipotesi in campo. All’origine dell’incidente potrebbe esserci una banale distrazione, ma anche un malore sopraggiunto all’improvviso.

Quest’ultima ipotesi verrà verificata soltanto attraverso l’autopsia della ragazza. Di certo il pm Andrea Maggioni non chiederà una perizia cinematica per ricostruire le cause dell’incidente. L’azienda del trasporto pubblico ha infatti consegnato agli investigatori le immagini dell’autobus. I mezzi di nuova generazione sono infatti dotati di telecamere che spesso riescono a inquadrare ciò che accade nelle vicinanze del mezzo.

Saranno quindi le indagini coordinate dalla procura a chiarire cosa sia accaduto all’ora di pranzo di mercoledì in via Copparo. Cosa abbia portato la Toyota Yaris di Erika Benini a sbandare per poi finire contro una corriera piena di studenti. questione di secondi terribili e fatali per la 35enne che dal Copparese stava raggiungendo Ferrara per prendere servizio al Despar di viale Cavour, dove lavorava da circa quattro anni tra casse e scaffali.

Ed è proprio su quei secondi che si concentra la lente degli inquirenti. Subito dopo i fatti, il pubblico ministero Andrea Maggioni ha aperto un’inchiesta. Il primo passo, come detto, sarà l’autopsia sul corpo della vittima, per cristallizzare le cause del decesso. Atto dovuto in casi come questo, l’iscrizione nel registro degli indagati del conducente dell’altro mezzo coinvolto, l’autista della corriera, uscito indenne dallo schianto.

Oltre al video del bus,il pubblico ministero aspetta di conoscere gli esiti dei rilievi della polizia locale. Ma è difficile che gli accertamenti possano lasciare dei punti in ombra, alla luce del filmato del bus, nelle mani della procura, che mostra la sequenza dello schianto. Mentre le indagini sull’ennesima tragedia della strada proseguono, è il momento del dolore per un’altra vita spezzata tra le lamiere di un’auto.

Benini, come raccontato anche dai familiari, stava andando a lavorare a Ferrara. Tra i colleghi del supermercato regna il silenzio. Tutti troppo scossi per addentrarsi tra le maglie di un dolore ancora troppo vivo. Sui social si moltiplicano i messaggi di cordoglio dei tanti che conoscevano e stimavano Erika. Dallo schianto tra la vettura della ragazza e il bus, la maggior parte dei passeggeri dell’autobus ne è uscita terrorizzata ma illesa. Sette di loro hanno avuto bisogno delle cure del 118, ma solo per lievi contusioni.