Oggi più che mai, mi vedo costretto a prendere posizione con fermezza e determinazione di fronte a un disegno sanitario che sembra ignorare le reali necessità del nostro territorio e delle persone che vi abitano. Gli obiettivi di mandato della direzione generale dell’Azienda Usl di Ferrara, così come delineati dalla Regione Emilia-Romagna, dipingono un quadro che, anziché restituire risposte e certezze, lascia dietro di sé dubbi, incertezze e un diffuso senso di abbandono per la cittadinanza.
Come sindaco di Lagosanto, non posso restare in silenzio di fronte a scelte che minano la qualità dell’assistenza sanitaria in tutta la provincia di Ferrara. Non si tratta di mere strategie burocratiche, ma della salute delle persone, del diritto inalienabile di ogni cittadino, che sia residente in un piccolo centro o in un grande ospedale, a ricevere cure adeguate, tempestive e accessibili. Trovo scandaloso che, ancora oggi, i sindaci del territorio non abbiano ricevuto indicazioni chiare sugli obiettivi di mandato dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara. Una mancanza di trasparenza che è sintomatica di una gestione distante, fredda, priva della sensibilità necessaria per comprendere che il diritto alla salute non può essere amministrato con logiche ragionieristiche e parametri contabili.
L’ipotesi di fusione tra Azienda Usl e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, così come prospettata, rischia di essere un colpo mortale per le strutture periferiche. Se la soluzione al problema sanitario della provincia di Ferrara è una standardizzazione delle indennità economiche che allontani i professionisti dalle zone più decentrate, il risultato sarà solo uno: la desertificazione sanitaria delle aree più deboli. Ci troviamo di fronte a un modello di gestione che ha già mostrato i suoi limiti, con i costi dell’Ospedale di Cona fuori controllo e bilanci bocciati più volte, senza che alcuna misura concreta sia stata adottata per invertire la rotta. Chi pagherà il prezzo di questi errori? Ancora una volta i cittadini, costretti ad aspettare mesi, se non anni, per una visita specialistica, mentre il sistema sanitario si piega sempre di più alle logiche del privato convenzionato.
Sindaco di Lagosanto