Il cortometraggio ’Sans Dieu’ di Alessandro Rocca, girato a Fiscaglia, è stato presentato alla serata di anteprima del Ferrara Film Corto Festival ’Ambiente è
Musica’, il 22 ottobre. Il corto di Rocca parteciperà al concorso nazionale per film corti ’Visioni Italiane 2024’, che si tiene in questi giorni a Bologna. In particolare, il film sarà proiettato al Cinema Modernissimo venerdì 15. ’Sans Dieu’ è prodotto dall’associazione Ferrarese DestinationFilm-Aps di Roberta Pazi, dalla società di produzione Eclettica, fra i cui fondatori figura Lorenzo Maria Chierici, dalla Kublai Film di Marco Caberlotto e Lucio Scarpa e da Roberto Gallina di Videocrazia che ha diretto la fotografia del film, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Fiscaglia. La distribuzione è invece curata da Gorrilla Film Distribution.
Talentuoso, classe 1997, regista di corti e videoclip musicali, il ferrarese Alessandro Rocca ha pensato ’Sans Dieu’ come secondo film di una trilogia che indaga il rapporto a due in un contesto di identità, amore e conflitto. Con il primo, ’Agosto in pelliccia’, ha vinto già numerosi premi, tra cui quello come Miglior Regia a Visioni Italiane 2022, Concorso nazionale per corto, mediometraggi e documentari della Cineteca di Bologna. Attualmente sta preparando la produzione della terza opera, che chiuderà la trilogia e che
sarà girata sempre nel ferrarese: ’Kralik’, che in slovacco significa coniglio. La trilogia è incentrata sui temi dell’amore e del conflitto, dove a dominare è un complesso e delicato rapporto tra due figure maschili. In ’Agosto in pelliccia’ il rapporto messo in luce è quello tra fratelli (Tommaso e Leonardo), in ’Sans Dieu’ tra amici (Gabriel e Xavier), mentre in Kralik sarà tra padre e figlio. In ’Sans Dieu’ – presentato alla trentanovesima Settimana Internazionale della Critica della scorsa edizione della Mostra del Cinema di Venezia – il contrasto scorre, in particolare, su inquietudini spirituali, sulla presenza o assenza di Dio nel mondo e nella natura, nella percezione e nel sentimento di due giovani amici.
Il film è realizzato da una crew praticamente under 25, così come giovanissimi sono gli attori, ferraresi: Gabriel, interpretato da Sebastiano Berti, e Aaron Guey nei panni di Xavier, due protagonisti intensi ed empatici. Rocca indaga un mondo che spesso appartiene agli adulti, ma che anche nei più giovani può generare domande tormentate, senza risposte. Giocando sull’ambiguità di genere in una fase dell’età in cui l’identità non è così definita, Rocca porta in scena i tormenti dei bambini, che urlano inascoltati cercando di comunicare attraverso giochi di ruolo, un tema caro al regista.