
Sandra Milo ai piedi del Castello. Fu in città nel ’63 per ‘La visita’
È scomparsa all’età di 90 anni Sandra Milo, una delle più popolari attrici del cinema italiano diventata famosa come la sensuale amante di Marcello Mastroianni nel film ‘8½’ (1963) di Federico Fellini che affettuosamente la chiamava Sandrocchia. La vita artistica di questa musa felliniana (interpretò nel 1965 anche ‘Giulietta degli Spiriti’) s’intreccia anche con il cinema ferrarese, avendo interpretato sempre nel 1963 il film ‘La visita’ di Antonio Pietrangeli girato nella Bassa padana, tra Dosolo, Guastalla e San Benedetto Po, ma anche a Ferrara. Le scene ferraresi riguardano il passaggio dell’automobile con la quale, nel finale del film, lei accompagna Françoise Périer, passando dal Castello e dalla cattedrale, alla stazione di Ferrara, provenendo, cosa che ha fatto sorridere i ferraresi per il suo percorso illogico, da Pontelagoscuro. Ma la nostra città viene citata nel film anche quando Sandra Milo dice di recarsi al cinema a Ferrara.
Ferrara era la stazione in cui il commesso di una libreria romana (François Périer, appunto) era sceso verso l’inizio del film per andare a trovare a San Benedetto Po la nubile Pina (Sandra Milo) conosciuta attraverso un annuncio matrimoniale su un giornale. I due si studiano reciprocamente. Poi si scopre che lei ha un’amante, il camionista Gastone Moschin, e che lui ha una relazione con un ‘altra. Trascorrono insieme una notte d’amore, ma poi lei l’accompagna alla stazione con la promessa di scriversi, ma si capisce che questa partenza toglie ogni illusione di soluzione di matrimonio. Riferiscono le cronache dell’epoca che per l’occasione Sandra Milo imparò il ferrarese con diligenza andando in campagna con la figlia e applicandosi con zelo allo studio del dialetto con un’ostessa del luogo. Chi scrive l’ha conosciuta come una donna di innata simpatia incontrata per la prima volta sulla terrazza dell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia: alla proposta di ricevere un premio alla carriera al ‘Valdarno Cinema Fedic’ che allora dirigeva, lei, con meraviglia poiché ci si aspettava una forte richiesta di compenso, accettò senza nulla chiedere e nel 1999 fece la sua comparsa a San Giovanni Valdarno accolta con molto entusiasmo dai partecipanti al Festival. Un bel ricordo.