FRANCO VANINI
Cronaca

Samuele Saia morto in moto, Masi Torello in lutto: "Il dolore è immenso: Samu, un pezzo di noi"

Saia è il 37enne deceduto venerdì pomeriggio a Lido di Spina dopo un tragico incidente in sella alla sua moto

Masi Torello in lutto per Samuele Saia

Masi Torello in lutto per Samuele Saia

Masi Torello (Ferrara), 4 giugno 2023 – Dopo la tragedia di venerdì, ora a Masi Torello è il giorno del dolore per la morte di Samuele Saia, che avrebbe compiuto 38 anni ieri. L’uomo ha perso la vita in un incidente stradale al Lido di Spina, lungo la via della movida, che era solito frequentare nel fine settimana e nei giorni festivi. "Oggi per la nostra comunità è una giornata triste, molto triste", commenta il sindaco di Masi Torello, Riccardo Bizzarri. Che aggiunge: "Sono sconvolto. Dopo la cerimonia della Festa della Repubblica ero andato al mare e lì sono stato raggiunto dalla notizia dell’incidente di fronte al Barracuda e che il motociclista che ha perso la vita è di Masi. Sono papà di tre figli, quando sono fuori sono sempre con il cuore in gola. E’ una tragedia immensa, se penso al dolore tremendo della famiglia mi si stringe il cuore". “Tutto il paese si stringe ai familiari di Samuele – interviene l’assessore Anna Maria Ballarini – Il ragazzo è del paese, un giovane a posto, perbene, lavoratore, con la passione per le moto di grossa cilindrata. Molto conosciuta e stimata anche la famiglia, purtroppo già segnata da altri lutti". Il brivido della velocità sulle due ruote era la grande passione del centauro masese, quando aveva un po’ di tempo libero era sempre in moto. Era diventata come una seconda pelle la sua Kawasaki, ed era a bordo della moto anche il giorno dello scontro fatale con un’auto, guidata da una donna ora ricoverata all’ospedale; lo scontro è avvenuto in viale Raffaello Sanzio nell’incrocio con via Mantegna. Stava tornando a casa, poi per una mancata precedenza lo schianto e il volo di decine di metri sull’asfalto. Il casco non l’ha salvato: Samuele è morto sul colpo. Sul posto sono arrivati tempestivamente i soccorsi, ma non c’è stato niente da fare, nonostante il prodigarsi degli operatori del 118.

Il centauro lavorava da diversi anni a San Giovanni di Ostellato, in una delle aziende dell’area industriale Sipro. Viveva con i familiari, il padre Michele pensionato, la mamma Angela dipendente di Salvi Vivai e la sorella Sara, che lavora in un supermercato di Ferrara. In paese tutti lo ricordano con simpatia, un giovane a posto, che sapeva farsi voler bene, dall’allegria contagiosa. Nelle serate estive era solito frequentare i locali dei Lidi, nelle varie iniziative di animazione organizzate dagli stabilimenti balneari. Frequentava una compagnia di amici anche di Massa Fiscaglia e Tresigallo, con i quali si ritrovava per gite al mare.

Franco Vanini