REDAZIONE FERRARA

"Salvò un uomo dall’auto a fuoco". Encomio per il cittadino coraggioso

Abdennour Rachedi premiato per aver salvato anziano da auto in fiamme a Comacchio. Gesto di coraggio elogiato dalle autorità locali.

"Salvò un uomo dall’auto a fuoco". Encomio per il cittadino coraggioso

Abdennour Rachedi premiato per aver salvato anziano da auto in fiamme a Comacchio. Gesto di coraggio elogiato dalle autorità locali.

COMACCHIO

"Ho visto l’auto in fiamme, un uomo incastrato e la richiesta di aiuto, non c’ho pensato un attimo per salvarlo". Sono le parole di Abdennour Rachedi, autore di un gesto ‘normale’, come definito da lui stesso, e dal grande senso civico, protagonista di un fatto di cronaca avvenuto a Comacchio. Martedì pomeriggio a ‘Palazzo Giulio d’Este’, il prefetto Massimo Marchesiello, unitamente al sindaco di Comacchio, Pierluigi Negri, al comandante provinciale dei carabinieri Colonnello Alessandro Di Stefano, la comandante dell’Arma della compagnia di Comacchio, la Tenente Lucilla Esposito, hanno incontrato Abdennour Rachedi. Un momento ufficiale per la consegna di un encomio speciale e per ringraziarlo del valoroso atto di coraggio, grazie al quale un anziano automobilista è stato tratto in salvo dopo un grave incidente. I fatti sono avvenuti il 14 novembre scorso, quando Abdennour Rachedi in auto con la moglie stava ritornando verso Comacchio, dove risiede, quando si accorge che fuori dalla sede stradale c’è un’autovettura completamente avvolta dalle fiamme. Il conducente è un ottantenne di Comacchio, il quale gridava chiedendo aiuto, li vicino anche un giovane che si è ferito lievemente alle mani. In loco l’intervento dei vigili del fuoco e Suem118 per l’assistenza al conducente dell’auto e al giovane. "Ho visto che c’era una persona incastrata in macchina, urlava ‘aiuto, aiuto’, a quel punto non ho esitato per portarlo via, mia moglie era spaventata, ma sono intervenuto subito perché era giusto così anche a rischio della mia incolumità. L’auto era finita fuori strada e il motore ha preso fuoco". Nel merito dell’encomio, Abdennour Rachedi spiega: "Sinceramente non me l’aspettavo, io l’ho fatto perché era giusto farlo, in quanto una persona era in pericolo della vita. Si tratta di un gesto che ritengo normale e naturale. Una cosa mi ha amareggiato, però, è stato vedere le auto passare senza fermarsi per dare una mano, un’indifferenza che fa male". Nel corso della cerimonia il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Alessandro Di Stefano ha ripercorso l’iter che ha portato al riconoscimento ufficiale: "Era giusto rendere onore ad un gesto altruistico, il suo intervento è stato fondamentale".

Mario Tosatti