MARIO BOVENZI
Cronaca

Salvi i cavalli della golena: "Erano destinati al macello". E Stella cerca una famiglia

I volontari sorvegliano anche la notte gli argini, pronti a portarli via se la piena del Po avanza. Nell’oasi ex campioni che erano destinati alla morte. Sos per adottare un esemplare cieco.

Salvi i cavalli della golena: "Erano destinati al macello". E Stella cerca una famiglia

I volontari sorvegliano anche la notte gli argini, pronti a portarli via se la piena del Po avanza. Nell’oasi ex campioni che erano destinati alla morte. Sos per adottare un esemplare cieco.

Si chiama Roberto Gelli anche se gli amici lo chiamano semplicemente Bob. Per una vita è andato a cavallo, salto ad ostacoli. Una passione. Poi ha capito che gli animali non andavano trattati così. E’ il presidente dell’associazione culturale e naturalistica Avanguardiacafè, associazione che in golena ha creato uno spazio tutto per loro. Si chiama Verderiva, l’oasi che prende forma ogni giorno che passa, filo conduttore l’amore per gli animali. Lì dove c’era una discarica ora sorge un rifugio. "Il progetto è nato nel 2020, abbiamo una decina di cavalli salvati dal macello dopo una vita a correre, nelle gare. Poi ci sono un asino, galline, oche e pony".

Il muro d’acqua appena oltre l’argine che nei giorni scorsi è salito, fino a quella quota, colore rosso. "Per fortuna qui le rive sono molto alte – spiega – quando sono arrivati i tecnici del Comune con l’ordinanza di sgombero, abbiamo fatto vedere loro la zona. Abbiamo anche mostrato il piano di fuga che abbiamo predisposto, piano che ha avuto il via libera di Aipo. Sono stati loro, gli uomini del Po, a chiederci di prepararlo in caso d’emergenza, per fronteggiare la piena che avanza. Così siamo rimasti qui, a sorvegliare il grande fiume con i nostri cavalli. Giorno e notte, pronti ad evacuare la zona al minimo segnale di pericolo. Ci sono alcune rampe che portano verso la strada, verso punti più alti. E, extrema ratio, il piano di fuga con un’area già pronta ad accogliere gli animali, area che si trova a Francolino". Notti in bianco, i volontari si sono alternati, occhi aperti, pronti a muoversi in caso di allarme. Questo ed altro per i loro amici a quattro zampe. "Il nostro obiettivo – riprende il presidente di Avanguardiacafè – è offrire agli animali uno spazio senza serragli, gabbie o box, strutture nelle quali vengono chiusi giorni, anni, tutta la vita. Vogliamo creare un luogo dove possano vivere circondati dalla bellezza incontaminata della natura, come la golena".

Bob si è dedicato a un approccio etologico. Parole d’ordine, rispetto, amore, far tornare i cavalli ad una vita secondo natura. L’imperativo categorico è, nessuna imposizione. "Uno dei nostri obiettivi – precisa – è togliere loro gli zoccoli, farli tornare liberi. Anche se si tratta di un passaggio non facile, deve essere graduale. Dopo anni con i ferri il cavallo in un certo senso si abitua. Ma noi ci proviamo, crediamo in un approccio umano, alla pari. Questa è la nostra filosofia". Il cuore del progetto è l’area golenale del fiume Po. "Vogliamo valorizzare questo territorio, consentendo agli animali di vivere nel loro habitat naturale" sottolinea, un pizzico d’orgoglio nelle sue parole. Con un appello. "Abbiamo con noi una cavalla cieca, si chiama Stella, stiamo cercando qualcuno che voglia adottarla, darle una nuova casa". Sos dalla golena, destinatario chi ha il cuore buono.