GORO
Su sollecitazione del consigliere comunale di maggioranza Filippo Sambi (Lista civica 2Q20) e dell’assessore Antonio Cardi, sabato scorso la candidata a presidente della Regione Emilia-Romagna Elena Ugolini ha incontrato una quarantina di pescatori di Goro e Comacchio delle cooperative "Tre Ponti", "Navigare", "La Valle", "Co.Al.Mo.", "La Romanina", "Mithilus", "Buccaneers", "Giovani Vallicoltori". Tra i temi affrontati, il dramma causato dal granchio blu che ha evidenziato problemi normativi, tecnici, limiti nella gestione del seme selvatico di vongola e della regolazione delle acque dolci a mare durante le alluvioni che alterano la salinità portando ad alta mortalità. Sul tavolo sono state portate proposte dalle cooperative: una scelta di medio lungo periodo è quella di tentare di fare acquacoltura nelle Valli Capre e Fattibello di Comacchio; a Goro, invece, serve un piano straordinario di nuove concessioni temporanee per l’emergenza per mettere a disposizione di tutte le realtà di Goro e Comacchio le aree libere con basso fondale della Sacca.
Tra gli intervenuti, Milena Zaggia (foto), candidata al consiglio regionale nella lista Rete Civica, che ha conosciuto le realtà di Goro e Comacchio durante le battaglie degli "Azzerati Carife". L’ascolto delle cooperative ha evidenziato la necessità di nuovo governo delle concessioni. Per Zaggia, "le regole vanno riscritte perché la distribuzione delle risorse pubbliche nella Sacca di Goro e Valli di Comacchio è da sempre fortemente sbilanciata, con direttive regionali per la pesca che cristallizzano uno "status quo" dove talune cooperative hanno ‘legalmente’ a disposizione più superficie area/addetto di altre società che non hanno identici diritti". Zaggia, inoltre, di fa portavoce della necessità di "gestire e organizzare il prelievo del novellame selvatico, con principi di egual accesso, senza aggravi economici per le imprese, se non una modesta tassa annuale, e prevedendo la garanzia controllo pubblico: "Regione, Provincia e comuni di Comacchio e Goro entrino per la supervisione finanziaria e garantire equità sociale e pari dignità delle imprese". Il tutto per aiutare pescatori che già si erano visti "azzerare i loro risparmi".