MARIA ROSA BELLINI
Cronaca

Un’intera notte in Sacca sulle tracce dei ‘vongolatori’

Goro, la nostra cronista imbarcata con il comparto marittimo del corpo dei vigili giurati

La sacca di Goro

Ferrara, 14 ottobre 2016 - TUTTI i giorni dell’anno, 24 ore su 24, dal mese di agosto del 2015, il comparto marittimo del Corpo Vigili Giurati guidato dall’amministratore unico, Amedeo Gamberini, vigila ed interviene in area che supera i 13 milioni di metri quadrati di estensione, in continuo movimento, perché si tratta di acqua e nota a tutti con il nome di Sacca di Goro, nella quale insistono le concessioni di allevamento delle vongole e la ormai tanto, troppo nota, soprattutto per le notizie relative agli atti predatori di novellame, messi in atto di abusivi, come nursery.

UN’ATTIVITÀ, quella di vigilanza, che non conosce sosta in tutte le 24 ore e che si attua su precise dinamiche di controllo ed intervento. Con il direttore del Comparto Marittimo dei Vigili Giurati, Alvaro Mari ed alcune guardie si sono passate alcune ore, nella notte, in sacca, per capire come funziona il servizio di controllo ed eventuali interventi in caso di arrivo di pescatori abusivi all’interno della nursery. La partenza dal Porto di Goro a bordo di un’imbarcazione veloce, su questa e su tutti gli altri natanti del comparto, la radio non è quasi mai silente. Messaggi brevi, se tutto è regolare, informano della fine di ogni giro di perlustrazione delle aree di concessione e della Sacca. Le comunicazioni fra natanti convergono tutte alla centrale radio predisposta in uno dei quattro pontoni dislocati lungo la linea di sacca che si colloca tra Lido Volano ed il porto di Gorino, denominate «Balena» seguite dai numeri da 1 a 4. «Balena 1 – ha illustrato Mari – è il pontone di controllo principale, qui sono attivi impianto di video sorveglianza che copre l’area marittima di costa che va da Goro a Porto Garibaldi, una termo camera ad infrarossi che vede in un raggio di 15 km e la postazione radar, questa presente anche nelle altre tre «Balene» disposte ai confini della Sacca».

QUANDO ARRIVA una segnalazione di natante abusivo in zona nursery i vigili escono con due natanti e quattro operatori, mentre questo avviene si avvisa la centrale marittima, che gira la chiamata alla centrale operativa del Corpo che avvisa la Capitaneria. Dalla prima segnalazione all’arrivo sul posto indicato non si superano mai i 5 minuti. «Quando gli abusivi che intercettiamo non sono più di quattro o cinque natanti – dice Mari – riusciamo a contrastare il loro intervento e mandarli via, alcuni di loro imprecano e se ne vanno. Ma ci sono stati alcuni momenti durante i quali arrivano in flottiglia ed abbiamo contato fino a 110 natanti ed bordo ci sono sempre da un minimo di due ad un massimo di 5 persone, lì risultiamo impotenti ed avvisiamo immediatamente le forze di polizia». Nella notte passata in Sacca, in attesa, l’esperienza dei vigili ha insegnato che molto spesso gli abusivi, i pescatori di frodo di novellame, si mescolano tra i pescatori regolari, all’interno della nursery, difficile intervenire quando, per ognuno dei due turni giornalieri di accesso vi sono tra le 3-400 imbarcazioni intente a raccogliere il novellame. Sono gli stessi pescatori regolari a chiedere l’intervento di guardiania e forze dell’ordine quando si accorgono degli abusivi, ma si tratta di interventi difficili. Più efficaci quelli condotti, se le imbarcazioni di abusivi non sono troppi, quelli che si verificano negli orari tra metà pomeriggio ed il far della sera e la notte. «Gli abusivi non si mostrano mai in viso – dice Mari – normalmente agiscono in gruppi di 4-5 natanti, raramente sono soli e non abbiamo riscontri che tra loro vi siano delle donne. Le incursioni più frequenti si hanno durante il perdio di ripopolamento della nursery con il novellame ed in quei periodi si verificano ingenti atti predatori».