Si è svolto nei giorni scorsi il convegno ‘Ecclesiastici, intellettuali e artisti al servizio del principe, fra paesi borgognoni e Italia (XIV-XVI sec.)’, frutto della collaborazione tra l’Istituto di studi rinascimentali di Ferrara (Isr) e il Centre européen d’études bourguignonnes (Ceeb) con sede presso l’Università di Liegi. Diversi gli accademici e gli ospiti transalpini accolti nel palazzo e introdotti dal direttore dell’Isr Marco Bertozzi. Ad aprire i lavori l’assessore Marco Gulinelli che, nel dare il benvenuto in città agli studiosi, ha sottolineato che "Ferrara, fra le capitali del Rinascimento, è stata, in quel periodo, la città italiana più rivolta al mondo francese, borgognone e fiammingo. Ed è oggi la città la cui storia si legge sui libri e si studia camminando". A palazzo Bonacossi venti relatori provenienti dagli atenei di Parigi, Bruxelles, Troyes, Besançon, Bourg-en-Bresse, Lille, Nantes, Liegi oltre che di Ferrara, Bologna e Parma.
Cronaca"Rinascimento e fasti, una città che guardava al mondo francese"