FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Rifiuti, pressing di Cisl: "Problemi di organico e parco mezzi vecchio per Brodolini e Clara"

Massimiliano Vicentini, segretario della Fit Cisl, sulle due realtà che operano nel nostro territorio: "Servirebbero nuove assunzioni". Il caso Area Impianti (Basso Ferrarese): "Rischia la liquidazione". .

Rifiuti, pressing di Cisl: "Problemi di organico e parco mezzi vecchio per Brodolini e Clara"

Massimiliano Vicentini segretario della Fit Cisl sottolinea i punti oggetto di trattativa nei contratti dei dipendenti di Clara,. Brondolini e Area Impianti

Personale, bilanci, efficienza nell’erogazione dei servizi. Qual è lo stato dell’arte delle principali aziende di raccolta e smaltimento dei rifiuti nella nostra Provincia?

"Sono tre i principali player di cui parlo – risponde al Carlino, Massimiliano Vicentini segretario della Fit Cisl – anche alla luce dei recenti incontri. Si tratta di Hera, Clara e Brodolini. Su Hera, al di là di alcuni aspetti legati alla filiera degli appalti che devono ancora essere appianati a fronte dell’approvazione dell’accordo sottoscritto qualche mese fa, non ci sono grosse problematiche da segnalare. Gli altri due soggetti, invece, meritano attenzione".

Partiamo da Clara. C’è stato un incontro in Prefettura l’altro giorno tra voi e l’azienda. Che scenario si prospetta all’orizzonte?

"Abbiamo deciso di sospendere la procedura di raffreddamento, in vista della disponibilità manifestata dall’azienda di sedersi al tavolo della trattativa, fissato per il prossimo 3 settembre. I problemi che abbiamo sollevato sono diversi".

Più volte avete fatto leva sulle questioni legate all’organico. A che punto siamo?

"Le necessità di rafforzare l’organico sono evidenti. L’azienda per raggiungere livelli per lo meno accettabili, dovrebbe fare almeno una ventina di assunzioni, dedicate in particolare al segmento della raccolta rifiuti. Parallelamente, occorre un robusto rinnovo del parco mezzi anche per permettere agli operatori di lavorare in sicurezza. Peraltro questo è un elemento contenuto nel piano industriale depositato ad Atersir che ha permesso all’azienda di vedersi rinnovata la concessione per i servizi che eroga. Altri quindici anni".

Arriviamo a Brodolini, che è un’azienda che opera anche al di fuori dei confini della nostra Provincia.

"Anche in questo caso, abbiamo riscontrato problemi legati alla sicurezza degli addetti, che lavorano su mezzi obsoleti e spesso in turno da soli per la raccolta rifiuti. Tra Ferrara e Comacchio, al momento, sono impiegati circa duecento lavoratori, ma occorrerebbero almeno altre trenta assunzioni per dare una struttura più solida agli organici".

Avete interlocuzioni in corso?

"Sì, è stato avviato un confronto nell’ambito di un tavolo regionale essendo l’azienda operante anche nel comune di Bologna. A settembre avremo i prossimi incontri".

Anche la situazione Area Impianti, che opera nel Basso Ferrarese, è da tenere sott’occhio.

"È forse la situazione più delicata. Non essendo stato approvato il bilancio, l’azienda rischia di essere messa in liquidazione. Come parte sociale, sono molto preoccupato per la tenuta occupazionale. Stiamo parlando di un rischio che vengano meno complessivamente trenta posti di lavoro: venti lavoratori diretti e dieci in appalto".

Come si è arrivati a questa situazione?

"Ci sono tanti fattori che concorrono, ma certamente il fatto che negli anni non siano stati fatti degli investimenti oculati è uno di questi. Ma, soprattutto, vorrei capire la motivazione politica che ha spinto i sindaci a non fondere l’azienda con Clara. Un’operazione che avrebbe garantito sicuramente una stabilita finanziaria più duratura ad Area e che avrebbe dato garanzie occupazionali che adesso rischiano invece di saltare".