di Matteo
Radogna
Per anni ci hanno ripetuto il mantra secondo cui i cassonetti stradali sarebbero prossimi alla pensione. Poi chi ha adottato il porta a porta integrale spesso è stato costretto a tornare indietro. Anche gli ultimi dati sulla raccolta differenziata regionale confermano che il vecchio sistema di raccolta stradale non va abolito del tutto, ma ammodernato e rinsaldato con i metodi più in voga. L’esempio? Ferrara, che ha ottenuto i migliori risultati toccando quota 87,6 per cento, grazie a un sistema ‘misto’, che prevede sia il porta a porta che la raccolta stradale con i cassonetti a calotta. Dopo la città estense, la speciale classifica della raccolta differenziata vede staccata di quasi di 5 punti Reggio Emilia (82,8%), poi di seguito Forlì (81,7%), Parma (80,9%), Piacenza (71,8%), Ravenna (67,4%), Rimini (66,5%), Bologna (63,2%) e Modena (61%). A livello di territorio provinciale i dati medi vedono Parma stabile al 79,2%, al secondo posto Ferrara con il 77% (-0,5% rispetto al 2021), poi staccate Rimini che si posiziona al 68,3% (-1,1% rispetto al 2021), Piacenza raggiunge il 72,4% (+0,8%), Reggio Emilia l’82,3% (+0,2), Modena il 72,4% (+0,65), Bologna il 69,3% (+2,3%), Ravenna il 70,5% (+8,4%) e Forlì-Cesena il 76,7% (+5,1%). Per quanto riguarda la classifica ’interna’, nel Ferrarese oltre alla città capoluogo, spiccano Terre del Reno (83,7 per cento di raccolta differenziata), Vigarano Mainarda (82,6), Riva del Po (82), Tresignana (81,2). Maglia nera, ancora una volta, Comacchio con il 53,9 per cento dovuto alle tante seconde casa di proprietà e all’enorme flusso estivo di turisti. Un mix che rende difficile adottare un sistema di raccolta diverso da quello tradizionale. Del resto, la maggior quota di rifiuti prodotti nella provincia riguarda l’organico e la carta. Nella provincia di Ferrara sono cinque i Comuni ad aver raggiunto e superato l’obiettivo dell’80 per cento di differenziata. In Regione invece sono 123. Gli indicatori mostrano un apprezzabile miglioramento rispetto agli anni precedenti: a fronte di una leggera diminuzione della produzione di rifiuti urbani, si registra un aumento della percentuale di raccolta differenziata; i rifiuti urbani indifferenziati risultano in linea con lo scenario pianificato per il 2022. L’assessore all’Ambiente di Ferrara Alessandro Balboni è soddisfatto: "Ferrara si conferma in cima alla classifica per la raccolta differenziata. Di questo dobbiamo ringraziare i cittadini, che si impegnano e dimostrano sensibilità nei confronti dell’ambiente. Maggiore è la percentuale di raccolta differenziata, maggiore è lo sgravio nelle tasche dei cittadini. Dal 2023 calerà la bolletta tra il 8 per cento e il meno 15 per cento a seconda delle categorie. Lo sgravio riguarderà sia le utenze domestiche che il mondo produttivo. Del resto, come amministrazione continueremo a sanzionare chi abbandona rifiuti, perché raccogliere la spazzatura gettata fuori dai cassonetti ci costa un milione di euro all’anno. Non solo. Continueremo a lavorare sul decoro urbano con progetti dedicati. A tutto questo si aggiunge il servizio innovativo dello spazzino di quartiere".