Recital pianistico del grande Pletnev al teatro Abbado

Il musicista russo eseguirà stasera Brahms e Dvořák. I brani scelti furono composti tra il 1870 e il 1890. .

Recital pianistico  del grande Pletnev  al teatro Abbado

Recital pianistico del grande Pletnev al teatro Abbado

FERRARA

Il grande pianista russo Mikhail Pletnev protagonista di un recital incentrato su brani di Johannes Brahms e Antonin Dvořák, tutti composti nell’arco di un ventennio, tra il 1870 e il 1890, accostati e intrecciati in un mirabile gioco di specchi. L’evento musicale si terrà stasera alle 20,30 al teatro Comunale ’Claudio Abbado’. Con questo concerto si conclude la stagione di Ferrara Musica. L’evento musicale sarà preceduto, alle 19,45 direttamente in teatro, dalla conferenza introduttiva del musicologo Oreste Bossini, intitolata “Brahms e Dvořák. Storia di un’amicizia”.

Tecnica trascendentale, controllo, espressività, capacità di analisi e di comunicazione sono le caratteristiche che hanno portato Pletnev a essere considerato tra i più grandi pianisti di sempre. Nato nel 1957 ad Archangelsk, in Russia ha vinto a soli vent’anni il prestigioso Concorso Pianistico “Čajkovskij” di Mosca. Nel 1996 e nel 2002 ha ricevuto in Russia il Premio di Stato mentre nel 2007 gli è stato conferito il Premio Presidenziale per il suo contributo alla vita artistica della patria. Da diversi anni si esibisce anche come direttore orchestra (fu lui a fondare, nel 1990, la Russian National Orchestra, grazie al sostegno di Mikhail Gorbacev), oltre a essere un raffinato compositore.

The Times ha descritto le sue interpretazioni come “nate da una immaginazione virtuosistica e prodigiosa, dalla bellezza quasi scandalosa”, e il London Telegraph ha rimarcato che “dalle dita e dalla mente di Mikhail Pletnev arrivano idee che rivitalizzano la musica e la riempiono di freschezza e spirito”. In questo concerto Pletnev affiancherà la produzione pianistica di un compositore celebre e assai eseguito come Johannes Brahms a quella meno nota e di rara esecuzione di Antonin Dvořák, di cui Brahms fu amico e sostenitore e al quale fece anche ottenere una borsa di studio statale a Vienna nel 1875, oltre a fornirgli in prima persona aiuto economico. Di Brahms, Pletnev eseguirà celebri brani come la Rapsodia op. 79 n. 1, gli Intermezzi op. 117 - definiti dallo stesso autore la “ninna-nanna dei miei dolori” - e una selezione dai Sei pezzi per pianoforte op. 118. I brani verranno intervallati, in ordine cronologico, dalle composizioni di Dvořák, pagine dal linguaggio fresco e animate dal folklore, come le Humoresques op. 101, i Quadri poetici, composti nel 1889 e forse tra le composizioni più avvincenti del compositore, e il Moderato in la maggiore.