FERRARA
All’inizio di settembre del 2022 aveva fatto temere l’esistenza di uno scippatore seriale a Pontelagoscuro, due gli episodi che si erano consumati ai danni di altrettante donne nel giro di pochi giorni. E dopo il ’colpo’ più cruento, quando una donna straniera di 66 anni che stava rientrando a casa in bicicletta, il 5 settembre, fu scaraventata a terra dal giovane che agì con il volto travisato per rubarle la borsetta, scattò l’arresto. Rapina riuscita e la vittima che per le contusioni riportate nella cadute ebbe bisogno delle cure dei medici del pronto soccorso di Cona. In precedenza c’era stato un episodio simile, sempre a Pontelagoscuro. Da qui iniziarono le indagini dei carabinieri che portarono di lì a pochi giorni all’arresto del tunisino di 29 anni con l’accusa di rapina. Carcere e poi il procedimento penale che in realtà è andato avanti soltanto per l’episodio più cruento, quello nei confronti della sessantaseienne.
Un procedimento – l’imputato è stato assistito dall’avvocato Simona Maggiolini – che era sfociato dopo poco nella richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero Ciro Alberto Savino. Ieri si è concluso il processo con l’assoluzione dello straniero, per insufficienza di prove. Sostanzialmente, il riconoscimento che era stato fatto dalla vittima, non ha dato certezze oltre ogni ragionevole dubbio. Il pubblico ministero aveva invece chiesto la condanna a sette anni di reclusione, considerando che al tunisino era stata contestata anche l’aggravante della recidiva infraquinquennale. Per lui, però, è stata letta la sentenza di assoluzione. Ma allora chi è lo scippatore seriale di Pontelagoscuro?
Cristina Rufini