![Data storica per l’Archivio di Stato, grazie alla piattaforma si potranno consultare 168 documenti. Gli atti riguardano anche persone indicate dal regime fascista perché di diverso colore politico. Data storica per l’Archivio di Stato, grazie alla piattaforma si potranno consultare 168 documenti. Gli atti riguardano anche persone indicate dal regime fascista perché di diverso colore politico.](https://www.ilrestodelcarlino.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/MzU3MjQ4YzUtMzkxZi00/0/quei-cittadini-ritenuti-pericolosi-le-carte-segrete-della-questura-sul-web-i-fascicoli-degli-ebrei.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Data storica per l’Archivio di Stato, grazie alla piattaforma si potranno consultare 168 documenti. Gli atti riguardano anche persone indicate dal regime fascista perché di diverso colore politico.
Grazie al digitale, la memoria ha uno strumento in più per essere alla portata dei cittadini. Ieri, nel Palazzo delle Sinagoghe di Ferrara, è stata presentata la pubblicazione sulla piattaforma Lodovico Media Library delle carte prodotte dalla Questura di Ferrara, nella sua attività antiebraica dopo la promulgazione delle leggi razziali del 1938. All’incontro erano presenti il direttore dell’Archivio di Stato di Ferrara Davide Guarnieri, la componente del Comitato scientifico del Meis Laura Graziani Secchieri, il professore ordinario di Storia moderna presso l’Università di Modena e Reggio Emilia Matteo Al Kalak e il presidente della Comunità ebraica di Ferrara Fortunato Arbib.
Il presidente Arbib ha dato il via alla presentazione esprimendo la propria soddisfazione per l’iniziativa. "Riuscire a realizzare questo progetto è stata una grande cosa per la nostra piccola comunità", ha detto. In occasione del Giorno della Memoria del 27 febbraio, Arbib ci ha tenuto a ricordare le parole e il monito della senatrice Liliana Segre, "Della Shoah non resterà altro che qualche riga sui libri di storia". "Noi non vogliamo che ciò accada, per questo continuiamo a produrre iniziative, a coinvolgere persone, perché attraverso la conoscenza si può combattere l’antisemitismo". Guarnieri ha precisato ancora: "Si tratta di una giornata storica per l’Archivio di Stato, perché siamo i primi a fare una cosa del genere". Dal 27 gennaio sono disponibili i 168 fascicoli prodotti dalla Questura di Ferrara, sia prima che dopo il 1938, per indagare i cittadini ritenuti ’pericolosi’ dal regime fascista perché ebrei o di diverso colore politico. Sono state raccontate numerose storie di tante persone vittime di queste persecuzioni. Tra queste c’è anche Giorgio Bassani, celebre scrittore ferrarese, sotto osservazione persino dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Il direttore dell’archivio aggiunge: "Sento come un dovere, continuare a preservare e a tramandare alle giovani generazioni la memoria storica. Con questa pubblicazione, diamo accesso a una platea più larga e quindi non solo agli studiosi. Diamo la possibilità di consultare documenti così importanti".
La Lodovico Media Library è una piattaforma interattiva libera e gratuito, sviluppata dal Centro di ricerca sulle digital humanities dell’Università di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con le Università di Bologna e Parma. Il funzionamento della piattaforma è stato illustrato del professore Al Kalak, tramite esempi pratici di ricerca e di consultazione. Ha poi spiegato come questa sia un’oppurtunità per connettere Ferrara col resto del mondo, grazie alla tecnologia. Lodovico è una piattaforma multi-tenant, cioè in grado di ospitare patrimoni di diversi istituti culturali, ma comunicanti tra loro. In questo modo è possibile dialogare con gli istituti culturali di tutto il mondo che aderiscono alla modalità Open, tra cui la Biblioteca Apostolica Vaticana, la Bibliothèque Nationale de France, la British Library e molti altri. Il professore Matteo Al Kalak ha poi concluso: "Si tratta di una giornata straordinaria, perché accessibilità fa rima con cittadinanza. È l’antidoto migliore per non dimenticare, perché la Shoah fa parte della storia del nostro Paese, bisogna mantenere un livello di anticorpi costante, una ‘tessitura’ di normalità".