
L’entusiasmo dei giovani cronisti
Il Palio di Ferrara è il più antico al mondo. Le prime notizie risalgono al 1259 quando le truppe papali vinsero la battaglia al ponte di Cassano d’Adda e a Ferrara il popolo festeggiò con corse a piedi e a cavallo. Nel 1279 vennero stabilite regole e premi per le corse al Palio. Il palio di Ferrara era molto rinomato e i nobili di tutta Italia portavano i loro cavalli a gareggiare. Tra questi c’erano Ferdinando d’Aragona, Lorenzo il Magnifico, Francesco Gonzaga. La tradizione del Palio continuò per tutto il ‘500 fino alla partenza della famiglia estense da Ferrara. Nel ‘600 si tennero corse a piedi e a cavallo ma non erano più come quelle del ducato estense. Nell’800 si trasformò nella “corsa dei sedioli” dove il fantino sedeva su un piccolo carretto trainato dal cavallo. A partire dal 1933, il Palio riprese vita. Con gli eventi bellici la manifestazione venne sospesa fino a ricominciare trent’anni dopo, nel 1967. Oggi il palio è un appuntamento che dura un mese e si conclude l’ultima domenica di maggio (in ricordo della fastosa edizione del 1471 corsa in onore di Borso). Si tratta di parate e competizioni tra le otto contrade della città suddivise in 4 Rioni con territorio entro le mura (S. Paolo, S. Spirito, Santa Maria in Vado, S. Benedetto) e dai 4 Borghi con territorio fuori dalle mura (S. Luca, S. Giovanni, S, Giorgio, S. Giacomo).