STEFANO LOLLI
Cronaca

Qualità della vita 2018, Ferrara vince il derby con Bologna

La classifica di Italia Oggi, sesti in regione e davanti ai ‘cugini’. Ok il lavoro, sicurezza e sanità restano nodi critici

Piazza Trento Trieste (foto Businesspress)

Piazza Trento Trieste (foto Businesspress)

Ferrara, 20 novembre 2018 - Clamoroso balzo in avanti di Ferrara nella pagella della qualità della vita di Italia Oggi: dal 65° posto del 2017, la provincia – perché la generalità degli indicatori riguarda l’intero territorio – sale in 41ª posizione. Un salto che neanche il mitico Fosbury avrebbe compiuto in un sol colpo, merito essenzialmente di due fra i settori dell’indagine: quello degli ‘affari e lavoro’, dove Ferrara si colloca addirittura al 7° posto (seconda in regione solo a Bologna) e del cosiddetto ‘disagio sociale’ (anche qui nella top ten, all’ottavo posto e con un miglioramento di 45 posizioni rispetto allo scorso anno).

Tornando alla graduatoria generale, se i dati non sono dopati da un errore – come in qualche modo teme, ad esempio, la Cgil –, va detto che si ripete il risultato del derby calcistico, con Ferrara che come la Spal supera Bologna. In ogni caso, la sensazione corroborata dal resto dei dati è di un tendenziale miglioramento: Ferrara torna nell’olimpo della mobilità ciclabile (4° posto per la presenza di piste), e anche sul fronte del tenore di vita si registra una tenuta. Sempre critica la situazione demografica; sul fronte della criminalità, appena uno spiraglio. Nella sicurezza, restiamo una provincia ‘rossa’ (il colore utilizzato nella mappa per definire il livello scarso): calano la prostituzione e i furti negli appartamenti, ma aumentano il traffico di droga e, in modo esponenziale, le truffe informatiche. Apparente il paradosso nel campo dei servizi, dove Ferrara non sembra pagare pegno alla crisi ex Carife (del resto, migliorano in graduatoria anche Arezzo e Macerata, le altre province delle banche in default), al contrario di Vicenza che invece precipita a rotta di collo.

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Torna invece l’insufficienza nel campo della salute: il 54° posto non ha raffronti storici, ma nella mappa il colore nero parla da solo. Anche se stupisce vedere la nostra provincia sopravanzata da Catanzaro, Carbonia o Campobasso (senza nulla togliere ai sistemi sociosanitari di quelle zone). Discreta la situazione del tempo libero, dove però non brilla proprio uno dei comparti su cui Ferrara punta di più, ossia il turismo: per presenza di strutture, siamo solo al 64° posto in Italia.