"Puzza e infiltrazioni, da due anni non vivo più"

Portomaggiore, il caso paradossale di Teresa Bolognesi: "La famiglia sopra di me non svolge i lavori". Interpellate Acer e Comune

"Puzza e infiltrazioni, da due anni non vivo più"

"Puzza e infiltrazioni, da due anni non vivo più"

Da due anni combatte contro il cattivo odore, una situazione frustrante che si trascina senza trovare una soluzione. Non sa più a che santo votarsi Teresa Bolognesi, la pensionata portuense che sta provando inutilmente a uscire dallo stallo che le impedisce di vivere in modo sano. Il suo è un caso paradossale: vive in un appartamento popolare gestito dall’Acer, un condominio misto (un edificio a due piani composto da quattro appartamenti), due appartamenti popolari e due di proprietà. "Mi sono trovata bene fino a due anni fa – racconta – quando nell’appartamento sopra il mio il proprietario ha venduto a una famiglia pakistana, che a sua volta ha affittato a un’altra famiglia pakistana. Un nucleo familiare composto di cinque persone distribuite in un appartamento di metratura uguale al mio, cioè 49 metri quadri. Con la differenza che il mio è gestito da Acer, il suo no". Da allora nel bagno sopra al suo si sono manifestate infiltrazioni di liquami.

"C’è una puzza insostenibile, sono costretta a tenere aperte le finestre dell’appartamento tutto il giorno e in tutte le stagioni. Ho chiesto l’intervento di Acer, che ha fatto un sopralluogo, ma ha le mani legate perché l’appartamento sopra il mio non è di loro proprietà. Ho chiesto agli affittuari di provvedere, ma si sono limitati a soluzioni tampone, che si sono rivelate a breve termine. Mi sono rivolta anche al sindaco Dario Bernardi, lo scorso 9 maggio: mi ha detto che avrebbe convocato il proprietario e la famiglia affittuaria, ma anche in questo caso senza nessun effetto. Nel frattempo mi è caduto in testa dell’intonaco puzzolente, perché in questi due anni il muro si è impregnato di liquidi di scolo". Il presidente provinciale di Acer, Diego Carrara, prospetta una soluzione: "L’inquilino è già stato diffidato sia da noi che dal comune di Portomaggiore per ripianare la situazione in modo che non ci siano più infiltrazioni. Mi piace sottolineare che gli aspetti di nostra competenza li abbiamo messi in campo, bisogna indurre l’inquilino a fare la sua parte nei lavori, in caso contrario il Comune potrebbe emanare un’ordinanza contenente una diffida in via ultimativa per ragioni igienico-sanitarie per obbligarlo a intervenire".

Franco Vanini