MARIO BOVENZI
Cronaca

Pronto soccorso, è boom. Influenza e giorni di festa. In coda per una visita. L’Usl: "Più posti letto"

Il picco degli accessi lunedì, anche ieri solo nella mattinata oltre 40 utenti. Fials: "Emergenza". L’azienda sanitaria: "Intervenuti, verso la normalità".

Chiara Pesci, direttrice del Pronto soccorso

Chiara Pesci, direttrice del Pronto soccorso

Il picco è stato raggiunto nella giornata di lunedì 30, nel pieno del periodo di festa. Ad annunciare i dati è Mirella Boschetti, segretaria generale del sindacato Fials. "I pazienti in attesa erano 62, in trattamento 46, codici rosso 0, arancio 8, azzurro 31, verde 21, bianchi 2", scandisce.

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Un’ondata, complici l’influenza e i giorni di vacanza. Che dopo un periodo di ’bonaccia’ nella giornata del 31, ieri si è di nuovo impennata. E’ ancora la sindacalista a fornire le cifre: a Cona i pazienti in attesa erano 17, in trattamento 24. "Per capire la situazione preciso che il mio è un dato parziale, aggiornato alle 13 del primo gennaio. Un bollettino di guerra al Pronto soccorso di Cona – afferma –. Niente è cambiato, identica e desolante la situazione della sanità ferrarese che rispecchia quella vissuta nello stesso periodo dell’anno precedente. Grande ed identico il disagio che continuano a subire i professionisti, infermieri, Oss, medici del Pronto Soccorso di Cona, costretti a fronteggiare l’aumentato afflusso dei pazienti, il conseguente sovraffollamento ed il prolungamento dei tempi di attesa dei cittadini". Una situazione delicata, già lunedì interviene con una nota la direzione delle Aziende sanitarie ferraresi. Una situazione che sembra essere rientrata. Sempre ieri, intorno alle cinque, i pazienti in attesa di un posto letto al Pronto soccorso erano due. "Dato assolutamente positivo – precisa l’Usl –. Dopo le problematiche dei giorni scorsi, dovute ai ’ponti’ e all’influenza la situazione è rientrata". A pesare l’alternarsi di numerosi giorni di festività e l’incidenza di sindromi influenzali tipiche di questo periodo che stanno provocando l’aggravarsi di pazienti anziani e fragili già in condizioni difficili. "Per questi motivi – sottolinea l’Usl – si è verificato un forte afflusso di utenti nei pronto soccorso della provincia di Ferrara, principalmente in quello dell’azienda ospedaliero universitaria".

L’Usl si è mossa per affrontare l’emergenza con un piano. La direttrice del Pronto soccorso Chiara Pesci ed il suo personale, in accordo con la direzione sanitaria ospedaliera, hanno gestito la situazione grazie all’utilizzo ’flessibile’ dei letti di medicina e chirurgia. E anche attraverso posti letto nelle strutture private accreditate. "Questi ultimi, purtroppo – precisa l’azienda sanitaria – vengono talvolta rifiutati dai familiari dei pazienti rendendo la gestione del flusso più difficoltosa. Si rimarca che il trend di aumento di pazienti che accedono ai Pronto soccorso è storico ed in continuo aumento – dopo il periodo del Covid – in tutte le strutture del Paese, non solo a Ferrara. Ciononostante, grazie alle misure strutturali ed organizzative messe in campo dalla direzione aziendale negli ultimi due anni, i tempi d’attesa medi sono diminuiti del 20 per cento rispetto al periodo precedente". Nel corso del 2023 è stata implementata, in provincia, la rete dei Cau (Centri assistenza urgenza). Sono ora attivi cinque centri (Ferrara, Comacchio, Portomaggiore, Copparo e Bondeno) che nell’ultima settimana hanno visitato 1.351 persone (gli accessi complessivi dall’apertura delle strutture sono circa 53mila). Il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) è attivo tutte le notti dalle 20 alle 8. E nei giorni prefestivi e festivi anche in orario diurno, dalle 8 alle 20.