Ferrara, 17 dicembre 2024 – Due anni e 10 mesi e interdizione dai pubblici uffici. Questa la sentenza pronunciata poco fa dal gup Andrea Migliorelli per l'assessore Nicola Lodi, a processo per le presunte pressioni sulla cooperativa Cidas. ‘Naomo’, come tutti chiamano l’ex vicesindaco ed esponente leghista di 49 anni, è stato condannato per “induzione indebita a dare o promettere utilità” dopo che era caduta l’accusa di concussione.
Con lui era coimputato il presidente di Cidas Daniele Bertarelli, già a giudizio da solo in dibattimento, mentre Lodi aveva scelto la via del rito abbreviato. Lodi era infatti accusato di aver indotto Bertarelli a prendere dei provvedimenti disciplinari nei confronti del dipendente e socio Daniel Servelli per via delle sue esternazioni - anche offensive - contro l’amministratore comunale, mettendo sul piatto i rapporti tra Comune e coop.
"Una sentenza assurda - ribadisce l'assessore che ora dovrà lasciare il Comune come previsto dalla legge Severino -, faremo certamente appello. Ma seguirò, come dice la norma, tutti i passi previsti a partire dalla mia sospensione. Ho sempre manifestato fiducia nella magistratura e l'ho dimostrato anche oggi, il reato non c'è, lo abbiamo sempre dimostrato, ma prendiamo atto della sentenza. Decadrò dagli incarichi pubblici per 18 mesi, ma non è finita qui”. È finalmente finita", ha di contro affermato Servelli.