
Daniela Panico delle Due Comari (foto Businesspress)
Ferrara, 24 dicembre 2020 - Sarà sicuramente un Natale diverso dagli altri. Ma, come potrete leggere nei diversi menù che i ristoranti di Ferrara propongono, la prelibatezza non verrà meno. C’è chi predilige la tradizione che vuole in tavola per il 25 dicembre i cappelletti in brodo di cappone, i bolliti, sua maestà la salama da sugo (preferibilmente al cucchiaio) e la zuppa inglese. C’è invece chi decide di virare verso qualcosa di diverso e meno ’locale’ come i piatti di pesce. In tempi normali, i ristoranti sarebbero stati sicuramente pieni e in effetti alcuni, prima della chiusura imposta con il decreto Natale, avevano già il full di prenotazioni.
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Le famiglie sorridenti a smaltire l’abbuffata facendo poi due vasche in centro storico. Magari scattandosi gli ultimi selfie del 2020 sotto l’albero. Quest’anno, tutto questo non ci sarà. L’unica costante sono loro: i ristoratori. Professionisti che assieme ai loro collaboratori, nonostante tutto, tengono la serranda alzata. Certo, non è la stessa cosa. La pandemia ha cambiato un po’ tutto. Anche le nostre abitudini. Le restrizioni del governo hanno ulteriormente colpito una categoria già flagellata duramente dall’emergenza sanitario. Tanto che, come ci ha confessato qualche ristoratore, «lavoreremo, durante queste Festività, più che altro per sopravvivere e per permettere ai nostri ragazzi di non fare altri giorni di cassa. Le perdite sono quantificabili oltre il 70% rispetto al fatturato dello scorso anno. Ma tiriamo avanti». Ecco, tiriamo avanti. Cercando magari di premiare l’impegno di chi nei giorni di festa, cercherà di lavorare con il sorriso di sempre. Pur nella consapevolezza della drammaticità del periodo.
Cusina e Botega si affida alla tradizione
«Abbiamo scelto di prediligere i piatti della nostra tradizione ferrarese". Ennio Occhiali, titolare del ristorante Cusina e Butega ha deciso di scommettere su quello che, normalmente, il ristorante propone. Quindi menù alla carta, seppure un po’ ristretto. Dalla carne bollita (comprensiva di cappone) agli arrosti, passando per faraona e cappelletti in brodo. Stesso discorso per il pesce. Si passa dalle alici fritte, proposte come antipasto, passando per gli spaghetti con il baccalà, i ravioli con i crostacei, il baccalà alla ferrarese. Il servizio di asporto, entro Mura, sarà affidato ai dipendenti di Cusina ("almeno – dice Occhiali – li facciamo lavorare un po’"), mentre per gli extraurbani è previsto il delivery. "Comunque – chiude il titolare – nonostante le tante prenotazioni che le persone stanno facendo per i giorni di Festa, sarà un Natale in cui perderemo almeno il 75% del fatturato".
A La Romantica pasticcio e passatelli
La trattoria La Romantica di Andrea Cavallina sceglie il menù alla carta. Misto. Gli antipasti vanno dallo sformato di radicchio con guanciale e fonduta, passano per l’insalata di mare e finiscono con la farinata di ceci che accompagnano i gamberoni. I primi vanno dal classico cappelletto in brodo, il pasticcio ferrarese e i passatelli alle vongole di Goro. Sui secondi al di là di salama, arrosti e faraona, si arriva alla millefoglie di branzino, fino al trittico di spiedini di pesce. Oltre ai bolliti. Per finire, dolci della tradizione: zuppa inglese e tenerina.
Le Due Comari: tacos di tonno e crespelle
Per le Festività, essendo possinole solo l’asporto (oltre al delivery), anche il ristorante Le due Comari propone un menù ad hoc e solo a base di pesce. Si parte con un tacos di tonno marinato con insalata di pomodorini e salsa guacamole. In alternativa la chef Daniela Panico (foto a sinistra) propone gamberi in crosta di pistacchio di Bronte su vellutata di patata violetta e crumble al nero di seppia. Il primo piatto è una crespella ripiena di salmone, pesce persico, calamari e mazzancolle su fonduta di pesce. A seguire treccia d’orata con patate alle erbe, per 55 euro a persona. «dopo il panico, per fortuna, sono iniziate ad arrivare le prenotazioni».
Quattro Angeli va con tortelli e cotechino
La proposta dell’Osteria dei Quattro Angeli, guidata da Paolo Saitta, ha deciso di scommettere sul menù fisso. L’antipasto è uno sformatino di zucca sulla fonduta di culatello e parmigiano reggiano. Bis di primi con le lasagne alla bolognese e i tortelli verdi di ricotta e culatello con le mandorle. A seguire un altro bis, questa volta di carne. La faraona con la salsiccia e le lasagne e un assaggio di cotechino con purè di patate. Per finire sua maestà il salame di cioccolato con crema allo zabaione. Il tutto per 45 euro. Lo stesso menù si può ordinare senza glutine al Kristall Bakery.
Al Ciclone bottiglia gratis ogni due menu
Michelangelo Fancello, titolare del ristorante Il Ciclone (via Saraceno), ai suoi clienti dà la scelta di due menù per l’asporto natalizio: carne e pesce. Per il menù fisso di carne, al costo di 35 euro, comprende come antipasti un flan di zucca con crema di parmigiano e speck croccante, oltre a un tagliere di affettati misti. I primi piatti s’incardinano sul crinale della tradizione. Tagliatelle agli asparagi e salamina e cappellacci. Ragù o burro e salvia. I secondi proposti sono un classicone: grigliata di carne con patate al forno e la salamina con purè. Nel menù di pesce invece, che costa 45 euro, gli antipasti sono: insalata di mare e gamberi ai funghi porcini con polenta. Il bis di primi comprende spaghetti con vongole e cozze e ravioli al branzino con pomodorini e basilico. Di secondo c’è una grigliata di crostacei e il filetto di branzino gratinato con patate al forno. Ogni due menù, il ristorante offrirà una bottiglia in omaggio.