FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Petrolchimico, il futuro: "Ci sono segnali positivi. Conferme della volontà di investire sul Polo"

Caleffi (Uiltec): "Restiamo in attesa del piano industriale di Versalis . E’ l’azienda chimica più importante a livello nazionale, forti aspettative".

Caleffi (Uiltec): "Restiamo in attesa del piano industriale di Versalis . E’ l’azienda chimica più importante a livello nazionale, forti aspettative".

Caleffi (Uiltec): "Restiamo in attesa del piano industriale di Versalis . E’ l’azienda chimica più importante a livello nazionale, forti aspettative".

Forse è la prima volta in cui comunicare la sospensione dell’attività di un’azienda è una cosa positiva. Eppure, in questo caso, è davvero così. È dell’altro giorno infatti la riunione tra direzione aziendale di Yara e parti sociali in rappresentanza dei lavoratori, che ha sancito lo stop – per circa tre mesi, quest’inverno – dell’azienda leader nel settore della produzione dei fertilizzanti azotati. Ma andiamo con ordine. "I lavori di manutenzione degli impianti di ammoniaca e urea – si legge nel testo dell’accordo sottoscritto fra le parti – vanno eseguiti con impianti fermi, vuotati e bonificati. Potranno essere presenti più squadre di lavoratori di diverse specializzazioni e diverse imprese nella stessa area di lavoro. Quindi per prevenire la possibilità di rischi legati all’interferenza reciproca, Yara stabilisce un sistema di coordinamento delle imprese che prevede il coinvolgimento degli assistenti di turno per la firma dei permessi di lavoro, secondo una schematizzazione dei turni predisposta dai reparti". Al di là degli aspetti tecnici legati alla fermata in se, ci sono alcuni passaggi degni di essere sottolineati. A dispetto di quanto si potrebbe essere portati a pensare, per i lavoratori della multinazionale norvegese, la fermata dell’impianto rappresenta un’opportunità sotto il profilo professionale. "L’impegno preso fra le parti con l’accordo fermata 2019 – prosegue il testo dell’accordo – di incrementare il numero di turnisti che possano ricoprire la posizione di assistente di turni (al fine di far fronte nel miglior modo possibile a situazione come le fermate programmate) è stato mantenuto e ancora prosegue". Non è tutto, durante la fermata l’azienda si è impegnata a riconoscere, oltre un bonus una tantum di cento euro ai lavoratori, "le prestazioni straordinarie saranno pagate, durante il tempo di fermata, con una maggiorazione dell’80%". Insomma, le condizioni sono più che buone. E d’altra parte Yara è una delle realtà più solide presenti all’interno del Polo. "Le grandi fermate degli impianti chimici – spiega al Carlino Vittorio Caleffi, segretario regionale di Uiltec – sono una buona notizia per due ordini di ragioni: la prima è legata alla volontà, da parte dell’azienda, di dare continuità all’impianto a Ferrara. La seconda, non meno importante, è perché viene data la possibilità ai lavoratori di una grande crescita professionale, oltre che una remunerazione più alta in certi casi". Il fatto che Yara voglia continuare a lavorare strutturalmente all’interno del Petrolchimico estense restituisce plasticamente una prospettiva di futuro più solido per i lavoratori e per il comparto chimico ferrarese più in generale. "Le parti sociali continuano a monitorare le scelte delle varie aziende all’interno del Polo – prosegue nell’analisi Caleffi – e, al di là di Yara, anche da LyondellBasell stanno arrivando dei segnali incoraggianti che confermano la volontà da parte delle imprese di continuare a investire sul Polo di Ferrara. Ora, restiamo in attesa del piano industriale di Versalis che resta l’azienda chimica più importante a livello nazionale e sul quale abbiamo diverse aspettative".