All’origine di tutto ci sarebbe una (presunta) spinta nel via vai di un locale in una notte d’estate. Quello ‘sgarro’, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe portato a una vera e propria spedizione punitiva con pestaggio del ‘reo’, un ragazzo di 21 anni che quella sera era insieme al fratello all’epoca ancora minorenne. Per quell’aggressione, avvenuta all’esterno di un locale del Lido delle Nazioni, sono finiti davanti al giudice cinque giovani tra i 20 e i 23 anni. Per loro l’accusa è lesioni con diverse aggravanti, tra cui l’aver agito con crudeltà, per motivi abbietti e in presenza di un minore. Le loro posizioni sono state discusse ieri in udienza preliminare davanti al giudice Alessandra Martinelli. Per tre di loro è stato disposto il non luogo a procedere mentre uno ha discusso l’udienza preliminare ed è stato rinviato a giudizio. Il conto più salato è quello presentato a uno dei ventenni, condannato a tre anni di reclusione. La sua posizione era quella più ‘complicata’, in quanto sarebbe stato incastrato dalle immagini di un video.
I fatti. La vicenda risale alla notte del 23 luglio 2022. Sono le 2 quando la vittima esce dal locale insieme al fratello. Una volta in strada, si trova circondato da un gruppo di circa quindici coetanei, tra i quali gli imputati (nel gruppo furono identificati anche due ragazzi di meno di diciotto anni, la cui posizione è ora al vaglio del tribunale del minorenni). Il ventenne condannato a tre anni accusa il giovane di aver spintonato un loro amico, circostanza che il 21enne respinge nettamente. Quale che fosse la verità, la negazione del fatto non serve a nulla. Partono una spinta e uno schiaffo. Il malcapitato cerca di allontanarsi, ma il branco lo segue e lo raggiunge pochi metri più in là. Qui, secondo l’accusa, esplode la violenza. Il 21enne viene di nuovo circondato. Qualcuno lo blocca mentre altri lo riempono di calci e pugni. L’intervento di alcuni passanti consente alla vittima di allontanarsi, ma questo non gli garantisce la salvezza. Viene nuovamente seguito e raggiunto dal ragazzo che ha rimediato la pena più severa il quale, stando alle imputazioni, lo colpisce con un calcio al volto facendolo cadere a terra esanime. L’udienza preliminare di ieri ha messo un primo punto fermo sui fatti di quella notte, stabilendo la responsabilità di almeno uno dei ragazzi finiti sotto la lente.