
Pesce non tracciato, multe per 80mila euro
Due tonnellate e mezzo di prodotto ittico sequestrato e 80.000 euro di sanzioni amministrative contestate. Sono questi i risultati degli oltre cinquecento controlli effettuati, a partire dallo scorso 5 dicembre dai militari dei Comandi della Direzione marittima - Guardia Costiera, da Goro a Cattolica, coordinati dal Centro Controllo Area Pesca del Comando Regionale di Ravenna, nell’ambito dell’operazione complessa ‘Senza traccia’, coordinata su tutto il territorio nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Centro Controllo Nazionale Pesca. I controlli sono stati effettuati nell’intera Regione, dai pescherecci in mare, ai luoghi di sbarco, e poi grossisti, grande distribuzione organizzata, mercati rionali, autotrasporto, pescherie e ristoranti.
Gli illeciti amministrativi maggiormente riscontrati, su un totale di 54 complessivi, hanno riguardato la mancanza di tracciabilità dei prodotti ittici e l’etichettatura carente nelle informazioni essenziali, tra cui la denominazione commerciale, il luogo e il metodo di produzione. Il decreto legislativo 4 del 2012 prevede per questi illeciti una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 1.500 euro, e la sanzione accessoria della confisca del pescato. Come viene ricordato dalla Guardia Costiera, tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ittici sono fondamentali a garanzia della salute del consumatore, e contemporaneamente tutelano gli operatori in regola, contrastando il fenomeno della pesca illegale. In particolare, durante i controlli, sono state sequestrate oltre due tonnellate di vongole non tracciate.
Tra gli altri illeciti amministrativi, la vendita presso un grossista di 80 chili di naselli sotto misura, con sanzione pecuniaria pari a 4.000 euro e sequestro del pescato, un motore marino installato a bordo di un peschereccio, con potenza modificata in aumento, e quindi sforzo di pesca portato oltre il consentito, con sanzione pecuniaria di 2.000 euro, e una idrorasca da fondo non regolare per la pesca delle vongole, soggetta a sequestro ed anche in questo caso con sanzione pecuniaria pari a 2.000 euro. Il team di militari abilitati ‘Ispettori Pesca’ ha rilevato anche alcuni illeciti penali, in particolare, il cattivo stato di conservazione del prodotto ittico, che era stato ricongelato dopo lo scongelamento e la tentata frode in commercio, per la messa in vendita prodotto ittico congelato qualificato come fresco. I responsabili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria e il prodotto mal conservato è stato sottoposto a sequestro penale.
Valerio Franzoni