REDAZIONE FERRARA

Pesca abusiva, sequestrati quattrocento metri di reti

Comacchio, la scoperta durante i servizi di controllo dei carabinieri forestali. Al setaccio in particolare le zone vicine all’argine degli Angeli.

Pesca abusiva, sequestrati quattrocento metri di reti

COMACCHIO

Circa quattrocento metri di reti abusive sono state sequestrate nelle Valli di Comacchio dai carabinieri del Nucleo forestale di ravenna e comacchio, assieme al Nucleo tutela biodiversità di Casalborsetti. I militari dell’Arma, infatti, durante un’attività straordinaria di controllo, che ha interessato in modo particolare le aree vicine all’Argine degli Angeli (il percorso ciclopedonale immerso nell’area naturalistica), hanno trovato ben venticinque reti abusive, per una lunghezza complessiva di circa quattrocento metri, che erano state posizionate da pescatori di frodo.

All’interno delle reti erano presenti pesci ancora in vita che sono stati rimessi in acqua. L’attività di controllo e bonifica delle aree aggredite dal fenomeno della pesca abusiva è stata svolta con l’ausilio delle imbarcazioni in dotazione. Le reti non conformi ritrovate, come detto, sono state poste sotto sequestro amministrativo e verranno avviate a distruzione una volta confiscate dall’autorità amministrativa: il Parco Delta del Po che gestisce l’area protetta. Nelle aree vallive di proprietà del comune di Comacchio, gestite dall’Ente Parco, l’attività di pesca è condotta esclusivamente dall’Ente Parco stesso, che è l’unico soggetto titolato a prelevare il pesce.

"Tra le altre cose – come viene ricordato dai carabinieri forestali -, la cattura delle anguille, specie minacciata di estinzione a livello globale, è contingentata ai sensi della Convenzione di Washington (Cites) e l’Ente Parco la conduce con le restrizioni imposte dalle normative vigenti e tutte le cautele del caso".

Prosegue, dunque, l’attività dei militari per contrastare il fenomeno della pesca di frodo. I controlli, che vanno ad integrare quelli già svolti nel corso dell’anno dai reparti dei carabinieri forestali, hanno scopo di salvaguardare i preziosi habitat delle Valli di Comacchio, sito naturalistico dichiarato zona umida d’importanza internazionale dalla Convenzione Ramsar, e Sito di interesse comunitario e Zona di protezione speciale dall’Unione Europea per la conservazione degli uccelli. Oltre a fenomeni come la diffusione del granchio blu, anche le attività di pesca non sostenibili costituiscono una importante minaccia per l’equilibrio di tali siti protetti. Ed è per questa ragione che prosegue l’impegno per contrastare tali attività illecite.

Valerio Franzoni