A Natale il Bambino che nasce è il “Principe della pace” – ci ricorda Isaia nella pagina che ascolteremo nella Messa della notte –, con il quale “la pace non avrà fine” (Is 9, 5-6). Non possiamo negare, invece, che la situazione di guerra attorno a noi genera incertezza, paura, confusione e chiude ancora di più il nostro cuore e non solo i nostri confini. A Natale gli angeli cantano “la pace in terra agli uomini che il Signore ama”, un canto che risuonerà ancora in tutte le nostre chiese. E sono tutti gli uomini e le donne i destinatari.
* arcivescovo
di Ferrara-Comacchio