REDAZIONE FERRARA

Pedina la moglie alla sagra. Viola il divieto, arrestato

L’uomo pensava di passare inosservato tra la folla della kermesse dell’anguilla. Il braccialetto elettronico ha però allertato i carabinieri. Catturato e condannato.

Carabinieri (. archivio

Carabinieri (. archivio

Ha violato il divieto di avvicinamento alla moglie ed è finito nei guai un trentenne comacchiese, arrestato domenica scorsa dai carabinieri. E la particolarità dell’episodio sta nell’occasione che l’uomo ha scelto per contravvenire al provvedimento cui era sottoposto, nonostante sia lui che la consorte indossassero il braccialetto elettronico. Il trentenne, un pregiudicato del posto, è indagato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate e, per questa ragione, sottoposto al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla consorte. Ma domenica scorsa, in occasione dell’ultima giornata della Festa dell’Anguilla, ha ben pensato di pedinare la donna tra le bancarelle che animavano le vie del centro storico della città lagunare. L’uomo, infatti, pensava di potersi avvicinare alla moglie, approfittando della notevole presenza di turisti che stavano trascorrendo una spensierata giornata alla tradizionale manifestazione, che anche in questa edizione è stata caratterizzata da una grandissima partecipazione. Ma, come detto, sia il trentenne che la moglie indossavano il braccialetto elettronico. Ma questo non ha dissuaso l’uomo dal proprio intento. Tant’è che il dispositivo ha lanciato l’allarme di avvicinamento a meno di cinquecento metri alla centrale operativa della compagnia carabinieri di Comacchio che, immediatamente, ha provveduto a inviare sul posto una pattuglia dell’Arma.

Ben presto, l’uomo è stato individuato dai militari che l’hanno arrestato in flagranza di reato. Successivamente è stato accompagnato alla sua abitazione, agli arresti domiciliari in attesa di giudizio per direttissima. Ma anche questa misura è stata violata dal trentenne. Poco più tardi, infatti, si è allontanato da casa come se nulla fosse successo e, in tutta tranquillità, si è recato in un locale della città. I carabinieri, dunque, l’hanno nuovamente rintracciato. Infine, su disposizione del pm di turno, lo hanno portato nella camera di sicurezza del comando dei carabinieri di Ferrara in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto che si è celebrata ieri mattina. Il giudice ha convalidato l’arresto del trentenne condannandolo a otto mesi di reclusione con pena sospesa. Non solo. Lo ha nuovamente sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento alla moglie: un provvedimento che vieta all’uomo di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna, in quanto indagato maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.

Valerio Franzoni