di Federico Di Bisceglie
Ambientalismo, disuguaglianze, lavoro. Ma soprattutto un "rinnovamento profondo". I lavori per la fase congressuale del Pd entrano nel vivo e, anche nella nostra provincia, si intravedono le prime mosse degli sfidanti. È infatti nato il comitato che sosterrà la mozione di Elly Schlein, coordinato da Flavio Romani e Virna Sabattini. La vice presidente emiliano-romagnola si troverà, con ogni probabilità, a giocare un ’derby’ politico con il ’suo’ presidente in Regione, Stefano Bonaccini. Ma, chiariscono subito i promotori del comitato ferrarese, "se anche dovesse vincere il governatore, saremo al suo fianco". "Per il Pd – dice Sabattini, che è la segretaria dem di Poggio Renatico – è davvero arrivato il momento di aprirsi a un rinnovamento strutturale. è tempo di guardare ai problemi e alle necessità reali delle persone. Ed è per questo che, con la guida di Elly, si possono costruire i presupposti per un partito comunitario e progressista". Il congresso ha diverse fasi. La prima, che terminerà il 20 gennaio, è riservata agli iscritti e servirà per arrivare all’ultimo rush con le due mozioni degli aspiranti segretari che si sfideranno nella parte conclusiva. Fase, quest’ultima, prevista attorno al 19 febbraio. Le votazioni definitive, però, saranno aperte anche ai non iscritti. "E questo – chiude Sabattini – è un bel segnale di apertura del Pd". Gestire il partito dopo la governance di Letta e il deludente risultato elettorale del 25 settembre scorso non sarà una passeggiata di salute. Per chiunque aspiri a prendere le redini di un partito sempre più sfilacciato e, come sottolinea Romani, "dall’identità molto confusa". Per questo "le battaglie di Elly ci paiono convincenti. Per il lavoro, contro la precarietà e soprattutto partendo dal riconoscere gli errori compiuti dalla sinistra negli anni precedenti". L’esempio da seguire, secondo l’attivista Lgbt ed ex presidente di Arcigay, è "quello della Spagna: sempre meno precariato, sempre più prospettive per i giovani che entrano nel mercato del lavoro".
Sul versante ambientale, Romani è convinto che "la riconversione energetica sia possibile: c’è un modello di sviluppo sostenibile, che però non deve gravare sui più deboli. Siamo arrivati al limite, abbiamo l’opportunità di prende l’ultimo treno per tentare di arginare i danni all’ambiente". In ultima istanza, la lotta alle disuguaglianze e le battaglie per i diritti. "Dobbiamo smetterla – chiosa– di fare la distinzione capziosa tra diritti civili e diritti sociali. Sono entrambi elementi imprescindibili e che quindi devono viaggiare di pari passo sullo stesso binario". Il binario che porta al congresso, nel solco di Elly Schlein.