Ferrara, 9 luglio 2024 – Sarà il monumentale Trepponti di Comacchio a fare da cornice, il prossimo 6 settembre dalle 21, ad un evento di grandissima levatura culturale e musicale per rendere omaggio all’indimenticato maestro Luciano Pavarotti nel 17° anniversario della sua scomparsa. Per la prima volta, infatti, la città lagunare ospiterà il "Pavarotti Forever", concerto tributo al grande tenore, che avrà come interpreti il soprano Giulia Mazzola, il soprano Iolanda Massimo, il baritono Ettore Chi Moon Lee e il tenore Valerio Borgioni, accompagnati dal pianoforte del maestro Paolo Andreoli e dall’ensemble Gocce d’Opera. L’evento è organizzato dalla Fondazione Luciano Pavarotti, in collaborazione con l’associazione Musicfilm e grazie al sostegno del Comune di Comacchio.
Ad illustrare l’importante appuntamento, che sarà ad ingresso gratuito, è stata la presidente della Fondazione Luciano Pavarotti Nicoletta Mantovani, affiancata dalla vice sindaco Maura Tomasi, dall’assessore alla Cultura e al Turismo Emanuele Mari, dalla dirigente del Settore Turismo e Cultura del Comune Barbara Rovetti, dal direttore artistico dell’evento Alessandro Pasetti e dal presidente dell’associazione Musicfilm Edoardo Boselli. "È un piacere, una grande responsabilità e un onore per noi, ospitare a Comacchio un evento così esclusivo e così solenne. Questo appuntamento, che arricchisce e impreziosisce la qualità della nostra proposta culturale, rappresenta sicuramente un momento di grande importanza, impatto ed emozione, che senza dubbio incontrerà l’apprezzamento di cittadini, visitatori e appassionati dell’opera". Per l’assessore Mari, l’evento rappresenta "un momento culminante per Comacchio, forse il più alto dal punto di vista della reputazione della città, quando si parla di cultura e turismo. La città è matura per ospitare questo evento e lo dimostra il percorso che in questi anni è stato fatto". Come richiamato sia da Barbara Rovetti che dal direttore artistico Pasetti, l’obiettivo della serata è quello di avvicinare anche un pubblico giovane all’opera lirica. Un aspetto importante anche per Nicoletta Mantovani che ha ricordato la figura del maestro Luciano Pavarotti e le due mission portate avanti nel corso della propria vita, caratterizzata "da una totale passione e dedizione al mondo dell’opera. Luciano è nato nel 1935, un periodo segnato dal conflitto. Allora l’opera veniva cantata nelle strade, tutti cantavano le arie e il suo sogno era far rivivere quella gioia. E l’ha fatto in diversi modi: portandola nelle grandi arene, al Madison Square Garden, nei grandi parchi. Poi, con l’esperienza dei tre tenori, nata dalla grande amicizia con Carreras e Domingo, e attraverso l’unione con il mondo del pop, per cercare di appassionare i giovani al canto lirico e all’opera". L’altra mission è stata quella "dare una possibilità ai giovani cantanti, come lui l’aveva avuta, insegnando loro gratuitamente". Scopi, questi, portati avanti dalla Fondazione, sostenendo giovani talenti della lirica, organizzando concerti in molti Paesi del mondo e tenendo aperte le porte della Casa Museo del maestro. L’evento del 6 settembre, inoltre, celebrerà un altro, importante anniversario: il centenario della scomparsa di Giacomo Puccini, le cui opere hanno segnato la carriera di Luciano Pavarotti, che debuttò proprio con La Bohème nel 1961 a Reggio Emilia; indimenticabili, poi, le sue interpretazioni di Calaf in Turandot e di Cavaradossi ne La Tosca, opera con cui ha terminato la carriera nel 2004 al Metropolitan di New York.