Diciotto mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena per la morte di Manuel Ntube, studente e promessa del calcio. Si è concluso nelle scorse ore con un patteggiamento il procedimento scaturito dalla tragedia di via Pomposa, l’incidente che due anni fa costò la vita al giovane calciatore, sedici anni di sogni e progetti spazzati via in una notte di gelo.
In aula. Il caso è approdato ieri mattina davanti al giudice Andrea Migliorelli. L’udienza era fissata per definire la posizione del conducente della macchina che investì Manuel, un 39enne ferrarese assistito dall’avvocato Monica Tartari. Verificato l’avvenuto risarcimento del danno alle parti lese, uscite di conseguenza dal processo, si è quindi proceduto all’applicazione della pena come concordato dalle parti. Subito dopo il tragico schianto l’automobilista era finito sotto inchiesta con la duplice accusa di omicidio stradale con l’aggravante di essersi dato alla fuga e lesioni stradali per aver ferito il giovane che si trovava in bicicletta con la vittima. Ora, a due anni e qualche giorno da quella maledetta notte, cala il sipario (almeno dal punto di vista giudiziario) sull’ennesima tragedia che ha macchiato di sangue le strade della nostra città.
L’incidente. È la sera tra il 30 novembre e il primo dicembre del 2022. Manuel sta pedalando lungo via Pomposa insieme a un coetaneo quando il silenzio della campagna viene rotto all’improvviso dal rumore di un’auto, una Nissan Qashqai che arriva proprio dietro di loro. Probabilmente i due ragazzi pensano che la vettura si sarebbe ‘allargata’ per superarli. Ma le cose vanno in maniera diversa. La macchina li travolge. L’impatto è violentissimo. Una delle bici viene scaraventata nella scarpata a bordo strada, oltre il guard rail. L’altra rimane accartocciata sulla carreggiata. L’amico di Manuel viene soccorso e portato all’ospedale di Cona. Ha riportato diverse ferite, è sotto choc ma se la caverà. Per Ntube, invece, i sogni di tacchetti e pallone si infrangono bruscamente in quella lingua gelata di asfalto, nel buio della campagna alle porte della città.