Da ieri Ferrara è divenuta la sede per apprendere come valorizzare e comunicare il patrimonio ebraico in Europa. In questi due giorni, al Ridotto del Teatro Comunale, si svolgono una serie di incontri che danno il via a Jewels Tour, un progetto europeo della durata di quattro anni, proposto dal Comune e cofinanziato con fondi europei per quasi 2 milioni di euro. L’iniziativa ha portato nella città estense ospiti internazionali, con l’obiettivo di condividere buone pratiche per valorizzare in chiave turistica e integrata il patrimonio ebraico delle città partecipanti. Il progetto Interreg Europe Jewels Tour esplora il potenziale turistico del patrimonio storico e culturale ebraico nelle città europee, definendo strategie comuni da integrare negli strumenti di policy esistenti. La due giorni a Ferrara rappresenta la prima tappa di una serie di incontri che si svolgeranno nelle città europee aderenti al progetto nei prossimi tre anni, culminando nuovamente a Ferrara, città capofila, nel 2028.
Oltre all’Italia con Ferrara, sono coinvolti Polonia, Lettonia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo e Ucraina. "Ferrara è intimamente legata alla cultura ebraica: è un’importante eredità che dobbiamo proteggere e far conoscere, affinché un pubblico sempre più ampio possa apprezzarla", ha affermato il sindaco Alan Fabbri. "Il progetto Jewels Tour mira a raccogliere e valorizzare le memorie e le peculiarità ebraiche delle città coinvolte, rendendole accessibili e comprensibili a un pubblico sempre più ampio". Il vicesindaco Alessandro Balboni, con delega ai progetti europei, ha aggiunto: "Per Ferrara, il modo migliore per raggiungere questo obiettivo è creare una rete territoriale forte, coinvolgendo la comunità ebraica, il Meis e altri soggetti capaci di promuovere la nostra città a livello globale. Il ghetto nel cuore di Ferrara, la Sinagoga di via Mazzini e il cimitero ebraico possono essere parte di una narrazione importante da sviluppare. Grazie alle esperienze raccolte dai partner europei, potremo creare qualcosa di unico e comunicabile in Europa e nel mondo". Fortunato Arbib, presidente della Comunità Ebraica di Ferrara, ha sottolineato: "Jewels Tour realizza idee che da decenni facevano parte delle nostre riflessioni. La sottoscrizione del protocollo d’intesa con il Comune è stato un primo passo per sostenere i progetti di riqualificazione del Ghetto". Arbib ha anche anticipato ai partner europei che il museo di via Mazzini 95, chiuso dal 2012 a seguito del terremoto, riaprirà entro la fine del 2025, grazie anche a un finanziamento regionale. "Il museo racconterà la storia degli ebrei ferraresi dal medioevo a oggi, con un approccio moderno e interattivo. Saranno esposti oggetti rituali, documenti della vita civile e commerciale, oltre a monili e giocattoli appartenuti alle famiglie ebraiche di Ferrara. Sarà parte di un percorso più ampio che coinvolgerà l’intero edificio".
Durante la giornata di ieri, Cristina Ambrosini, responsabile del Settore patrimonio culturale della Regione, ha evidenziato l’importanza del progetto a livello europeo e italiano, parlando del lavoro di valorizzazione del patrimonio culturale regionale. Oggi si discuterà delle opportunità offerte dalle tecnologie digitali per la conservazione del patrimonio culturale e si presenteranno documenti di supporto alla gestione delle attività di ricerca e scambio di conoscenze, insieme all’analisi delle questioni amministrative e dei prossimi passi del progetto. Seguirà una visita guidata al Meis.