"Partecipanza in stallo, niente soldi ai capisti"

Battaglia legale a Cento per la Partecipanza: capisti chiedono reintegro e convocazione del consiglio per risolvere stallo amministrativo e erogare fondi.

"Partecipanza in stallo, niente soldi ai capisti"

Battaglia legale a Cento per la Partecipanza: capisti chiedono reintegro e convocazione del consiglio per risolvere stallo amministrativo e erogare fondi.

CENTO

E’ una vera e forte chiamata a tutti i capisti quella fatta ieri da Corrado Borgatti, Mirco Gallerani, Pier Lorenzo Folchi e Bruno Casoni che da tempo stanno dando battaglia in Partecipanza di Cento dopo estromissioni, decadenze ed atti in una lunga e intricata querelle legale di cui l’ultima sentenza dichiara anche la nullità delle delibere adottate da ottobre a dicembre 2023. "Con continui appelli, vi è uno stallo amministrativo dell’ente provocato dall’amministrazione Borghi che non permette di dare nemmeno risposte a esigenze dei cittadini quando si tratta di case o di stradelli – dice Borgatti - Nemmeno davanti alle sentenze, non ci vogliono ancora concedere un confronto per ridare vita all’ente o un consiglio con i membri reintegrati. Mi auguro che si possa intervenire presto anche per valutare le responsabilità soggettive". E senza la convocazione del consiglio peraltro scaduto a maggio, con i reintegri definiti dalle sentenze, spiegano non si possono indire le nuove elezioni. "Vi è anche un altro aspetto importante – prosegue – ci sono 1106 capisti che invece di prendere il capo hanno optato per la quota in denaro. A questi, ora serve elargire la seconda tranche di circa 1000 euro. Senza convocare il consiglio non si può né nominare il perito per la valutazione economica né erogare la cifra". Aspetto che dunque tocca un migliaio di famiglie centesi. "L’Ente è stato occupato espropriando il Consiglio dei poteri, le sentenze sono lunghe e i continui appelli gli permettono di stare lì mentre la Partecipanza è un bene di tutti e dovrebbe essere preservata a- prosegue Gallerani – noi stiamo facendo battaglia ma mi appello anche i capisti perché inizino a muoversi e quando non vedranno la cifra in conto, vadano tutti a chiedere il motivo. Anche i capisti possono chiedere l’intervento del tribunale. Lancio un grido di mobilitazione a tutti, che non stiano a guardare la nostra battaglia aspettando risultati ma che si muovano, entrino in campo e facciano valere i loro diritti". Parlano della decadenza di Borghi come Presidente ma anche della loro continua richiesta da novembre di convocare il consiglio, di ‘no all’accesso agli atti’, di ‘voler ristabilire la verità e di far pagare le conseguenze ai responsabili dei danni alla Partecipanza’. Intanto il lavoro nei tribunali continua.

l.g.