
Cento, lo scrittore Vittorio Toffanetti sottolinea che lo statuto è arcaico e patriarcale. "Va adeguato"
Tra gli argomenti che stanno tenendo banco nella città del Guercino vi è indubbiamente la situazione della Partecipanza Agraria. E su due questioni che lo storico ente dovrà affrontare, interviene l’avvocato e scrittore Vittorio Toffanetti. La prima: "In questi giorni il Comune di Cento lamenta il fatto che la Partecipanza Agraria, bloccata da una serie di annose vertenze giudiziarie interne, sia davanti alla magistratura amministrativa (Tar e Consiglio di Stato), sia davanti alla magistratura civile (Tribunale di Ferrara e, ora, Corte di Appello di Bologna), sta trascurando, fra l’altro, le opere di manutenzione ordinaria delle terre del Malaffitto che le competono (strade e stradelli, fossi ecc...) e la invita a risolvere le vertenze consensualmente, indicendo quanto prima nuove elezioni. La questione – evidenzia - è molto seria e allarmante, perché se gli addebiti mossi dal Comune fossero fondati, la Partecipanza Agraria starebbe venendo meno all’assolvimento di quel pubblico interesse di protezione dell’ambiente e del paesaggio che, nella sua storia centenaria le ha consentito, sin qui, di superare diversi tentativi di soppressione e, da ultimo, le ha meritato il riconoscimento della autonomia statutaria e della personalità giuridica di diritto privato da parte della recente legge dello Stato n. 168/2017". Poi, il secondo tema introdotto da Toffanetti: "L’autonomia statutaria e la personalità giuridica di diritto privato acquisita dalle Partecipanze agrarie con la legge n.168/2017, consente loro di mantenere il caposaldo della trasmissibilità per sola discendenza maschile del diritto a partecipare alle divisioni periodiche di terre. Ma non consente loro, a mio modesto avviso, anche di escludere dalle assegnazioni periodiche di terre le discendenti femmine delle famiglie originarie che abbiano rispettato il requisito dell’incolato (ferma restando per esse l’incapacità di trasmettere il diritto ai propri figli). Questa esclusione per ragioni di sesso è discriminatoria, sicché per non incorrere in eccezioni di incostituzionalità, anche le Partecipanze Agrarie di Cento e di San Giovanni in Persiceto dovranno adeguare il proprio statuto, arcaico e patriarcale, come hanno già fatto le altre quattro Partecipanze di Nonantola, Sant’Agata, Medicina e Pieve di Cento".
Valerio Franzoni