JACOPO CAVALLINI
Cronaca

Parapiglia al Pareschi: "Picchiava l’agente, così sono intervenuto e l’ho immobilizzato"

Parla Abdellah El Hor, il 23enne marocchino che ha aiutato la poliziotta "L’ho tenuto fermo per diversi minuti fino all’arrivo dei suoi colleghi". L’arrestato dal giudice: si è scusato e ha patteggiato un anno di pena. .

Parapiglia al Pareschi: "Picchiava l’agente,  così sono intervenuto e l’ho immobilizzato"

Parapiglia al Pareschi: "Picchiava l’agente, così sono intervenuto e l’ho immobilizzato"

"Ho tenuto fermo l’aggressore per diversi minuti, gli agenti mi hanno ringraziato per il gesto coraggioso e così anche tutto il personale del Comune". Abdellah El Hor, il 23enne marocchino che nel pomeriggio di martedì ha aiutato un’agente della polizia locale aggredita al parco Pareschi, è stato ricevuto ieri nella in municipio dall’assessore alla Sicurezza Nicola Lodi.

Il giovane ha raccontato al Carlino gli attimi nei quali ha contribuito a fermare la rabbia incontrollata del malintenzionato. Il ragazzo si trovava al parco Pareschi quando l’agente della polizia locale è stata aggredita da un uomo durante un controllo di routine. "L’aggressione si è sviluppata in due fasi – racconta Abdellah –, la persona in questione si stava denudando per lavarsi nella fontana del parco, una situazione che avevo notato anche nei giorni precedenti all’accaduto, considerato che passo spesso dal Parco Pareschi. L’agente inizialmente era scesa dalla macchina per un normale controllo accompagnata dal cane, e si era poi indirizzata verso l’uomo per chiedergli quali fossero le sue intenzioni. Lì c’è stata la prima aggressione verbale: sono volati urla e schiamazzi, poi l’uomo ha cominciato anche ad alzare le mani, finendo per mettere a terra la poliziotta, che ha potuto fare poco nonostante abbia provato ad utilizzare lo spray urticante: quando sono partiti calci e pugni allo stomaco, allora ho deciso di intervenire".

"In quegli attimi sono riuscito a fermare la rabbia dell’aggressore – le parole del giovane –, l’ho tenuto fermo per diversi minuti in attesa che arrivassero altri due poliziotti in soccorso. Poi l’uomo ha provato ad aggredire una seconda volta, ma per fortuna sono riusciti ad arrestarlo". Abdellah è in Italia da pochi mesi ed è in cerca di lavoro dopo essere rimasto disoccupato: "Sono arrivato dal Marocco grazie a mio padre, lì eravamo in difficoltà economiche e ho deciso di venire in Italia per trovare un impiego. Per tre mesi ho avuto l’opportunità di lavorare, ora sono alla ricerca di un’occupazione che possa aiutarmi a vivere".

L’aggressore, un giovane di origini ivoriane, è stato arrestato e portato nella caserma di via Tassoni. Per lui l’accusa è di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e false generalità. Tre in tutto gli agenti rimasti feriti e che hanno avuto bisogno delle cure del pronto soccorso. L’agente vittima della prima aggressione è stata dimessa con una prognosi di sei giorni, mentre gli altri due colleghi ne sono usciti con ferite giudicate guaribili in cinque.

Lo straniero ieri pomeriggio è comparso davanti al giudice Giuseppe Palasciano per l’udienza di convalida. Inizialmente l’arrestato sembrava volesse disconoscere il fatto, ma alla fine si è scusato per il suo comportamento. La sua posizione è stata definita con un patteggiamento della pena: un anno di reclusione con la condizionale. I tre agenti rimasti feriti nella colluttazione si sono costituiti parte civile con l’avvocato Marco Zancanaro.