di Mario Bovenzi
Dai pannelli solari nella discarica, progetto per il momento allo studio, alle luci delle scuole che si accendono e poi si spengono al passaggio di professori e alunni. Simone Saletti, sindaco di Bondeno, ha dimostrato una certa preveggenza ed ha iniziato a mettere un freno al caro-energia quando ancora le bollette non facevano così paura. L’ultimo tassello, solo in ordine di tempo, le luci sul ponte del Po che collega la nostra provincia con quella di Rovigo, tra Stellata e Ficarolo. Il progetto parte in Veneto, dalla Provincia, ma entrambi i comuni si sono dati una mano e soprattutto l’hanno messa nel portafogli per sostituire le vecchie e sprecone luci dei lampioni con i ben più moderni led. Bondeno ha messo nel piatto 7mila euro, cifretta che si unisce ai fortissimi investimenti per rendere sempre più green il paese. "Green è una bella filosofia, che guarda all’ambiente – dice il primo cittadino –. Ma con tutta sincerità qui non stiamo parlando di filosofia, ma di numeri, di conti che si fanno sempre più pesanti. Il nostro obiettivo è quello di risparmiare, perché altrimenti la spesa diventa con questi aumenti insostenibile". Oltre alle luci del ponte il Comune negli anni ha sostituito ben 3mila corpi luminosi, tutta la rete d’illuminazione. Il risparmio si è attestato sul 50%. "Alcuni colleghi sotto i colpi dei rincari – riprende – stanno pensando di spegnere le luci nelle strade. Un bel rischio, se capita un incidente ci va di mezzo proprio il Comune". Il sisma del 2012 ha portato morte e distruzione, la rinascita ha però segnato uno spartiacque tra un prima fatto magari di edifici vetusti ed un dopo. Il dopo, un’occasione presa al balzo, lo svela Saletti. "Abbiamo ricostruito le scuole, sono antisismiche, modernissime – dice con orgoglio –. In alcuni plessi se una stanza resta vuota per un certo lasso tempo la luce si spegne in automatico. Abbiamo anche il telecontrollo per il riscaldamento degli edifici". Ma il primo cittadino non si ferma con le forbici del risparmio, il progetto che sta prendendo forma è quello di mettere i pannelli solari nella vecchia discarica. Obiettivo produrre 30mila megawatt di energia pulita all’anno, energia in grado di soddisfare il fabbisogno di un centro urbano di media grandezza. In soldoni, l’abitato di Bondeno. L’obiettivo – la missione ecosostenibile – è quello di creare una comunità energetica, un gruppo di persone – i cittadini del paese – che si organizzano per produrre e condividere l’energia prodotta da fonti rinnovabili. Il piano è al momento in una fase embrionale, il risultato è quantomai ambizioso. Poggerebbe sui pannelli solari collocati sia nella vecchia discarica che in altre aree. "Vogliamo diventare del tutto autonomi dal punto di vista del fabbisogno energetico, la corrente elettrica la vogliamo fare noi", sintetizza. Progetti ed idee che hanno ricevuto in questi mesi una brusca accelerazione. Il caro-bollette del Comune, se gli aumenti non si fermano, andrà a gravare sul bilancio per la cifra di un milione di euro. Tanti soldi per un paese. Intanto un piccolo passo. "Vogliamo spegnare le luci in alcune stanze del municipio – dice –, ospiterò nel mio ufficio alcuni dipendenti. Dobbiamo accorpare il più possibile gli uffici".