FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Palaspecchi, ci siamo. Esproprio concluso. I 53 alloggi popolari diventeranno realtà

Il Comune dal 24 giugno è proprietario dell’ area di 44mila metri quadrati. Gli appartamenti sorgeranno nell’immobile dove c’è il tendone . Ora inizia la corsa contro il tempo per concludere i lavori entro due anni.

Palaspecchi, ci siamo. Esproprio concluso. I 53 alloggi popolari diventeranno realtà

Palaspecchi, ci siamo. Esproprio concluso. I 53 alloggi popolari diventeranno realtà

O la fine di una lunga e travagliatissima storia. Oppure un nuovo inizio. Tendenzialmente entrambe le cose. Stiamo parlando del Palaspecchi, probabilmente il manufatto più dibattuto della storia recente in città. Ebbene, il Comune è diventato – in virtù della procedura di esproprio (che reca la data del 24 giugno scorso) - definitivamente proprietario dell’intera area su cui verranno fatti gli interventi, gran parte dei quali finanziati con i fondi del Pnrr. Si tratta di una superficie catastale di oltre 44mila metri quadrati. Un’area vastissima, su cui si sono concentrate da tempo gli interessi dell’amministrazione per renderla ’Le Corti di Angelica’. Con la vecchia proprietà – Ferrara 2007 – le interlocuzioni sono state sostanzialmente un calvario. O meglio, non ci sono state. Di qui arriva la decisione del Comune di procedere con l’esproprio. Procedura a cui, inizialmente, la società decide di opporsi attraverso un ricorso al Tar, che poi venne ritirato. Insomma, ora non ci sono più vincoli e si può partire con i lavori. Stando a quanto apprendiamo da palazzo municipale, i lavori dovrebbero iniziare entro l’estate. La parte più corposa degli interventi – cinque in tutto – riguarda la realizzazione di 53 alloggi di edilizia popolare. Per l’intervento, dal Pinqua (piano innovativo nazionale per la qualità dell’abitare), erano previsti originariamente circa sette milioni, di derivazione europea (sempre Pnrr). A questi, il Comune ha deciso di aggiungerne tre portando l’importo a circa dieci milioni. L’affidamento dei lavori all’azienda è già avvenuto quindi, davvero, non resta che partire. Peraltro i progetti esecutivi sono già nelle disponibilità dell’amministrazione. Ma non è tutto.

Degli oltre venti milioni complessivi di cantieri sull’intera area, una parte significativa sarà destinata al completamento dei lavori per la caserma della polizia locale di via Tassoni, fortemente voluta dall’assessore alla Sicurezza, Nicola Lodi, a cui si aggiungono quelli per l’installazione della recinzione. Sempre nell’area verde di via Tassoni verrà realizzata una pista ciclabile e alcuni spazi saranno invece riservati ad attività sportive all’aperto. Anche il parcheggio, nell’area attualmente più degradata, verrà totalmente riqualificato e reso accessibile. Parallelamente verranno realizzati due campi da padel – che confermano una parziale vocazione sportiva con cui l’amministrazione ha voluto caratterizzare, già dal precedente mandato una parte dell’area – e altri campi destinati a discipline diverse. Da ultimo, verrà realizzata la riqualificazione energetica della palestra. La giunta aveva infatti deliberato di intervenire anche sul Palagym e sugli edifici della Prosport Estense 2020 srl. La vera incognita, resta il tempo. Il più grande nemico. Sì, perché i cantieri sono vincolati alle regole imposte dal Next Generation Eu, per cui tutte le opere dovranno essere realizzate e rendicontate entro giugno del 2026. E, da quanto apprendiamo dagli uffici tecnici comunali, il tempo per portare a termine l’intero stock di opere servirà fino all’ultimo giorno. Augurandosi che non intervengano grossi inghippi.