REDAZIONE FERRARA

"Operazioni pensate in logica imprenditoriale"

"Quelle operazioni erano pensate in una logica imprenditoriale, non erano uno scambio di denari". Ancora un’udienza, ieri mattina, dedicata all’esame...

Roberto Mascellani

Roberto Mascellani

"Quelle operazioni erano pensate in una logica imprenditoriale, non erano uno scambio di denari". Ancora un’udienza, ieri mattina, dedicata all’esame di Roberto Mascellani, imprenditore a processo per bancarotta in relazione ai fallimenti di Magazzini Darsena, Partxco e Sinteco. Il lungo procedimento a carico dell’ingegnere sta arrivando ormai alle battute finali e l’udienza di ieri mattina è stata dedicata al controesame del pubblico ministero Stefano Longhi dopo che, nell’appuntamento precedente, l’imputato aveva risposto alle domande del suo difensore, l’avvocato Gian Luigi Pieraccini. Prima di entrare nel vivo del ‘secondo round’ della ricostruzione di Mascellani, la difesa ha sollevato alcune questioni tecniche, in particolare relative alle rogatorie. Dopo una breve camera di consiglio, il collegio giudicante ha respinto la questione.

Sciolto questo nodo, è iniziato il controesame. Mascellani ha ripercorso le contestazioni sollecitato dalle domande del pubblico ministero. Un esame complesso, incentrato su questioni tecniche e costellato da alcuni momenti in cui l’atmosfera si è surriscaldata, con botta e risposta piuttosto accesi tra l’imputato e la pubblica accusa. Sotto la lente sono finiti movimenti di soldi, rapporti tra società, operazioni finanziarie e l’irruzione della grande crisi del 2008. L’esame parte da un’operazione del 2006 per poi virare sulle questioni legate alla galleria commerciale di via Darsena e al suo "svuotamento". L’analisi si sofferma poi sul finanziamento da sei milioni da Magazzini Darsena a Sinteco e, in particolare, su chi avesse deciso quell’operazione. Un’attività che in ogni caso, secondo Mascellani, ha una sua "logica". Numerose infine le domande sui soldi portati in Svizzera, questione che l’avvocato Pieraccini definisce una "suggestione processuale, un falso problema che poco c’entra con il procedimento in corso". Si torna in aula il 29 gennaio per l’esame di un consulente.