REDAZIONE FERRARA

Opera e danza all’Abbado. Si parte con ‘Vissi d’arte’

Presentata la stagione, l’assessore Gulinelli: "Un programma molto ricco". Bergamasco: "Tre le direttive: coltivare la tradizione, ricercare e rinnovare".

Presentata la stagione, l’assessore Gulinelli: "Un programma molto ricco". Bergamasco: "Tre le direttive: coltivare la tradizione, ricercare e rinnovare".

Presentata la stagione, l’assessore Gulinelli: "Un programma molto ricco". Bergamasco: "Tre le direttive: coltivare la tradizione, ricercare e rinnovare".

Alla vigilia del trasferimento del Teatro Comunale ‘Claudio Abbado’ in Corea del Sud, per l’esecuzione dell’Orlando Furioso di Vivaldi (coprodotto dal teatro di Ferrara), è stata presentata, ieri mattina, la stagione Opera&Danza 2024/25 dell’Abbado. Quattordici titoli, alternando il repertorio più classico a proposte innovative. Di questi, ben otto sono prodotti o coprodotti direttamente dal Comunale di Ferrara.

"Sarà un programma molto ricco, che va nella direzione di offrire il massimo per la nostra città e non solo, considerando le coproduzioni che il teatro ha messo in campo negli ultimi anni", ha detto l’assessore alla cultura, Marco Gulinelli, introducendo una conferenza alla quale hanno preso parte anche gli allievi del corso Cantante 4.0, interpretando alcune celebri arie d’opera. "L’amministrazione – assicura l’assessore –, come socio unico del teatro, continuerà ad appoggiare queste programmazioni fondamentali e a promuovere la lirica, per ispirare anche le nuove generazioni". Al Ridotto del teatro era presente anche Carlo Bergamasco, neodirettore generale della Fondazione Teatro Comunale (al posto di Moni Ovadia). Alla sua prima conferenza stampa nel nuovo ruolo, Bergamasco ha indicato "tre azioni fondamentali, che un teatro di tradizione deve seguire: coltivare la tradizione, ricercare (perché in sei secoli di tradizione musicale operistica ci sono cose non del tutto scoperte o addirittura dimenticate) e innovare. Non vogliamo un teatro ingessato e polveroso: vi presentiamo oggi una stagione di grande qualità, con titoli di repertorio, innovativi e gemme nascoste nel passato". La stagione – illustrata dal direttore artistico Marcello Corvino – si apre con un’anteprima il 19 novembre, con ‘Vissi d’Arte, Vissi per Maria’, spettacolo di Ensemble Musica Civica, realizzato in collaborazione con l’associazione Ado, "cui sarà devoluto l’intero ricavato della serata", spiega Gisella Rossi, presidente di Ado.

La stagione prosegue, poi, il 6 dicembre, con Il Flauto Magico di Mozart, prodotto dalla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e dalla Fondazione Teatri di Piacenza. Protagonista sarà, tra gli altri, un cast vocale di grande levatura, preparato proprio da Leone Magiera, presidente onorario della Fondazione Teatro Comunale, nell’ambito di un progetto volto alla valorizzazione di giovani talenti. "Sbaglia – così Magiera – chi pensa che il Flauto Magico sia un’opera soltanto per bambini: quest’opera è un crogiolo di sentimenti, situazioni drammatiche, paura. È molto complessa. Per Ferrara è una novità importante, che non viene eseguita da molti anni: invito tutti ad assistere allo spettacolo". Tanti, quindi, sono gli altri titoli di rilievo della stagione: da Madama Butterfly alla magia delle pellicole Disney, dalla prima europea dell’Andrea Chénier, coprodotto da Daegu Opera Festival e dall’Abbado, ai madrigali del compositore ferrarese Luzzasco Luzzaschi (1545-1607). Ma ci sarà anche una prima assoluta dedicata a The Wall, undicesimo album dei Pink Floyd. Altrettanto interessanti sono i titoli della danza, da Lo Schiaccianoci a The Black Blues Brothers, fino all’intenso Back to Dance. Importante, infine, è la chiusura di stagione del 29 giugno, nella quale è coinvolto il Conservatorio Frescobaldi di Ferrara – come spiega la direttrice, Annamaria Maggese –, con la Frescobaldi MTNT International Orchestra, che eseguirà ‘Il matrimonio segreto’ di Domenico Cimarosa. A partire dall’8 ottobre si potranno sottoscrivere o rinnovare gli abbonamenti. Da martedì 22 saranno in vendita i singoli biglietti.

Francesco Franchella