REDAZIONE FERRARA

Omicidio Placati Bondeno, i medici legali: "Rossella non ha avuto tempo di difendersi"

Relazioni pressoché unanimi sull’ora del decesso: "Uccisa tra le 22.15 e l’1.30 del mattino. È morta subito". La ricostruzione dell’aggressione: "Pugno, coltellate e colpi alla testa, tutto in rapida successione"

Ferrara, 20 ottobre 2022 - Rossella Placati è stata uccisa tra le 22.15 e l’1.30 della notte tra il 21 e il 22 febbraio dell’anno scorso. Una fascia oraria sulla quale – seppur con diversi distinguo metodologici e qualche margine di differenza – sembrano concordare tutti i medici legali che si sono occupati dell’omicidio dell’operaia 51enne trovata senza vita nella sua abitazione di Bondeno. Consulenti e periti hanno parlato ieri mattina in corte d’Assise, durante l’udienza del processo che vede imputato Doriano Saveri, artigiano 47enne e compagno della vittima. Fulcro dell’udienza è stata la deposizione di Rossella Snenghi, medico legale nominato dal gip Vartan Giacomelli in sede di incidente probatorio.

"L’ha colpita al petto e poi alla testa Così Saveri ha ucciso la signora" - In aula la ricostruzione dei Ris "Sangue sulle scarpe arancioni" - "Sono stanca e voglio stare da sola". Così Rossella Placati poco prima di morire

Omicidio Rossella Placati: fermato il compagno
Omicidio Rossella Placati: fermato il compagno

L’ora della morte. Snenghi inizialmente fissa l’ora del decesso tra l’1.30 e le 5.30 del 22 febbraio. La conclusione si basa principalmente sull’esame delle macchie ipostatiche (tracce determinate dalla stasi del sangue, non più pompato dal cuore) sul corpo di Rossella. Lo stesso medico ha però ‘ritoccato’ la propria tesi a fine udienza, fissando l’orario più probabile intorno all’1.30. Un tempo che risulta più in linea con le conclusioni dei consulenti di parte, Rosa Maria Gaudio per la procura, Lorenzo Marinelli per le parti civili (sorelle e figli di Placati, con gli avvocati Riccardo Caniato e Filippo Maggi) e Mauro Martini per la difesa dell’imputato (avvocati Alessandra Palma e Pasquale Longobucco). Anche quest’ultimo individua come fascia oraria più ragionevole quella che va dalle 22.30 all’1.30, pur non escludendone una precedente tra le 20 e le 21. L’ora della morte è un elemento decisivo ai fini del processo, perché utile a collocare o meno Saveri all’interno della casa negli istanti in cui la 51enne è stata uccisa. L’arco temporale individuato pressoché unanimemente dai medici legali rappresenta dunque una carta importante nel mazzo della pubblica accusa.

L’aggressione . Le testimonianze sono servite anche a delineare la possibile dinamica del delitto. Secondo Snenghi, il pugno al volto e le lesioni al torace sono stati inferti "mentre Rossella era in piedi", mentre i colpi al cranio sono stati portati "mentre era a terra". Tutti i consulenti concordano sul fatto che la morte sia avvenuta "rapidamente" e le fasi dell’aggressione siano state condotte in veloce sequenza. Per Gaudio, "tutto si è consumato in quella stanzetta" davanti al bagno, dove Placati "è stata sorpresa". La vittima "non ha potuto fare niente, il decesso è stato quasi immediato". Mancherebbero infatti segni di difesa, con l’unica possibile eccezione di una "lesione minima" su un dito della mano destra. Il consulente della difesa è stato l’unico a ipotizzare una dinamica leggermente diversa, secondo la quale l’aggressione sarebbe avvenuta attraverso una prima immobilizzazione da dietro e le ferite da taglio inferte mentre la 51enne era seduta.

I legali. "È stata un’udienza positiva – è il commento dell’avvocato Maggi –: la morte è stata circoscritta in una arco temporale ben preciso". Meno convinto l’avvocato Longobucco: "Ci sono parametri e variabili che possono portare a conclusioni diverse. A oggi, l’unica certezza è che il momento della morte non può essere stabilito in maniera granitica".