Ferrara, 25 agosto 2019 – Avrebbero dovuto passare la giornata insieme. Una gitarella al mare per chiudere in bellezza un’estate ormai agli sgoccioli. Ma quello che avrebbe dovuto essere un sabato da trascorrere in serenità è degenerato nella più atroce delle tragedie. Al culmine di un banale battibecco, la mente di Saverio Cervellati, cinquantaduenne copparese, si è annebbiata e la sua mano si è stretta intorno a un mattarello. Un istante dopo si è scagliato contro Cinzia Fusi, 34 anni di Cologna, e, dopo avere infierito su di lei l’ha lasciata a terra agonizzante.
Il suo cuore ha fatto di tutto per rimanere aggrappato alla vita ma la corsa al pronto soccorso dell’ospedale di Cona non è servita a nulla. Le ferite riportate non le hanno lasciato scampo. Il raptus che ha armato la mano di Cervellati, subito arrestato per omicidio, sarebbe riconducibile a questioni passionali. Il demone della gelosia lo ha corroso al punto da impossessarsi di lui e spingerlo a macchiarsi del sangue della donna che diceva di amare.
Il tutto si consuma in pochi istanti di violenza cieca, nel garage (FOTO) attiguo al capannone che ospita il suo appartamento e l’attività di cui Cervellati è titolare (il negozio di detersivi e profumi ‘Spendi bene’). L’esercizio, al civico 23 di via Primicello, alle porte di Copparo, è anche il luogo di lavoro della vittima, impiegata come commessa. Da qualche tempo, i due avevano intrecciato una relazione sentimentale.
Lui, di quasi vent’anni più anziano di lei, è padre di due figli e separato dalla moglie. L’appuntamento era per le 7. I due si incontrano nella rimessa. Tutto è pronto per partire ma all’improvviso scoppia un bisticcio. I toni si alzano e ben presto la situazione precipita. L’uomo, accecato dalla rabbia, impugna il mattarello e la colpisce ripetutamente alla testa. Le botte sono violentissime e le fracassano il cranio. Cinzia piomba a terra esanime, dietro alla Lancia Y parcheggiata nel garage. Sono le 8.30 quando in via Primicello arrivano i sanitari del 118, le pattuglie dei carabinieri della compagnia di Copparo e i militari del reparto investigativo di Ferrara. Le condizioni della ragazza appaiono subito disperate.
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Dopo le prime cure sul posto, Fusi viene caricata in ambulanza e portata al Sant’Anna. Le speranza sono appese a un filo ma il personale di Cona tenta il tutto per tutto. Ogni tentativo risulta però inutile. Cinzia muore a mezzogiorno. Nel frattempo, in via Primicello, i carabinieri passano al setaccio il garage e il capannone. In contemporanea, individuano il compagno della donna e una serie di persone (familiari e conoscenti) ritenute in qualche modo informate dell’accaduto o del contesto nel quale è maturato l’episodio di violenza.
Tutti vengono portati in caserma a Copparo per essere ascoltati dagli investigatori dell’Arma e dal sostituto procuratore Fabrizio Valloni. L’interrogatorio di Cervellati inizia alle 11. L’uomo viene torchiato fino a sera, quando esce dalla caserma con le manette ai polsi e sulle spalle un’accusa di omicidio.