FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Omicidio di Copparo, Cinzia Fusi colpita con un mattarello

Saverio Cervellati ha ucciso la compagna di quasi vent'anni più giovane nel garage di casa

Cinzia Fusi aveva 34 anni

Cinzia Fusi aveva 34 anni

Ferrara, 25 agosto 2019 – Avrebbero dovuto passare la giornata insieme. Una gitarella al mare per chiudere in bellezza un’estate ormai agli sgoccioli. Ma quello che avrebbe dovuto essere un sabato da trascorrere in serenità è degenerato nella più atroce delle tragedie. Al culmine di un banale battibecco, la mente di Saverio Cervellati, cinquantaduenne copparese, si è annebbiata e la sua mano si è stretta intorno a un mattarello. Un istante dopo si è scagliato contro Cinzia Fusi, 34 anni di Cologna, e, dopo avere infierito su di lei l’ha lasciata a terra agonizzante.

 

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Il suo cuore ha fatto di tutto per rimanere aggrappato alla vita ma la corsa al pronto soccorso dell’ospedale di Cona non è servita a nulla. Le ferite riportate non le hanno lasciato scampo. Il raptus che ha armato la mano di Cervellati, subito arrestato per omicidio, sarebbe riconducibile a questioni passionali. Il demone della gelosia lo ha corroso al punto da impossessarsi di lui e spingerlo a macchiarsi del sangue della donna che diceva di amare.

Il tutto si consuma in pochi istanti di violenza cieca, nel garage (FOTO) attiguo al capannone che ospita il suo appartamento e l’attività di cui Cervellati è titolare (il negozio di detersivi e profumi ‘Spendi bene’). L’esercizio, al civico 23 di via Primicello, alle porte di Copparo, è anche il luogo di lavoro della vittima, impiegata come commessa. Da qualche tempo, i due avevano intrecciato una relazione sentimentale.

Lui, di quasi vent’anni più anziano di lei, è padre di due figli e separato dalla moglie. L’appuntamento era per le 7. I due si incontrano nella rimessa. Tutto è pronto per partire ma all’improvviso scoppia un bisticcio. I toni si alzano e ben presto la situazione precipita. L’uomo, accecato dalla rabbia, impugna il mattarello e la colpisce ripetutamente alla testa. Le botte sono violentissime e le fracassano il cranio. Cinzia piomba a terra esanime, dietro alla Lancia Y parcheggiata nel garage. Sono le 8.30 quando in via Primicello arrivano i sanitari del 118, le pattuglie dei carabinieri della compagnia di Copparo e i militari del reparto investigativo di Ferrara. Le condizioni della ragazza appaiono subito disperate.

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Dopo le prime cure sul posto, Fusi viene caricata in ambulanza e portata al Sant’Anna. Le speranza sono appese a un filo ma il personale di Cona tenta il tutto per tutto. Ogni tentativo risulta però inutile. Cinzia muore a mezzogiorno. Nel frattempo, in via Primicello, i carabinieri passano al setaccio il garage e il capannone. In contemporanea, individuano il compagno della donna e una serie di persone (familiari e conoscenti) ritenute in qualche modo informate dell’accaduto o del contesto nel quale è maturato l’episodio di violenza.

Tutti vengono portati in caserma a Copparo per essere ascoltati dagli investigatori dell’Arma e dal sostituto procuratore Fabrizio Valloni. L’interrogatorio di Cervellati inizia alle 11. L’uomo viene torchiato fino a sera, quando esce dalla caserma con le manette ai polsi e sulle spalle un’accusa di omicidio.