REDAZIONE FERRARA

Ombrelloni e proteste: "Imprenditori balneari, forte disorientamento. Confronto col governo"

Scende in campo Paolo Cirelli, segretario provinciale Confartigianato "Dobbiamo lavorare insieme per fornire risposte tempestive e chiare" . L’esponente dei balneari Origlia: "Pronti a collaborare con il Comune".

Mirco Zamboni,. bagnino del Panama Beach stabilimento che ha aderito alla protesta

Mirco Zamboni,. bagnino del Panama Beach stabilimento che ha aderito alla protesta

Quello delle concessioni ai balneari continua a essere un tema che fa discutere. Dopo le polemiche e le iniziative delle ultime ore, interviene anche Confartigianato per bocca del segretario provinciale Paolo Cirelli e dell’esponente dei balneari che fanno capo alla categoria, Vittorio Origlia. La posizione dei rappresentanti di Confartigianato riprende in qualche misura quella espressa dal presidente nazionale, Marco Granelli, che ha scritto al presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "In questo momento – dicono Cirelli e Origlia – tra gli operatori del settore, serpeggia un profondo disorientamento che investe l’intera categoria degli imprenditori balneari, causato dalle ripetute e spesso contrastanti pronunce degli organi giurisdizionali nazionali ed europei, oltre alle iniziative disomogenee intraprese dai comuni costieri. In un contesto di crescente incertezza riguardo alla regolamentazione delle concessioni demaniali marittime e alla loro futura assegnazione, i nostri organismi nazionali hanno dichiarato la disponibilità a mantenere aperto un confronto costruttivo con il Governo. L’obiettivo è comprendere gli orientamenti dell’Esecutivo e lavorare insieme per fornire risposte tempestive e chiare alle oltre 30 mila imprese del settore, garantendo così stabilità e tutela a un settore che rappresenta una parte fondamentale dell’economia italiana". Le interlocuzioni che ha avuto la categoria a livello nazionale, vanno oltre l’esecutivo. Tant’è che è lo stesso presidente di Confartigianato Imprese Demaniali Mauro Vanni, a confermare di aver "coinvolto anche la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che si è resa disponibile ad un confronto per individuare criteri univoci attraverso i quali rendere possibile il rinnovo della concessioni balneari". Sul nostro territorio, la questione rimane estremamente delicata benché tra gli operatori ci siano sensibilità diverse. Anche se, va detto, la preoccupazione per l’applicazione della normativa Bolkestein è piuttosto concreta. "Posto che si tratta di un tema estremamente delicato e che riguarda competenze che vanno ben oltre quelle comunali – proseguono Cirelli e Origlia – ci rendiamo fin da subito disponibili ad un eventuale confronto che l’amministrazione vorrà aprire su questo tema, che riguarda centinaia di imprenditori della nostra costa, per la cui economia rappresentano un settore strategico. Una vera e propria leva economica, indispensabile per l’attrattività del territorio in ottica turistica e non solo". Come ricordano gli esponenti di Confartigianato, durante la discussione del decreto Agricoltura al Senato era stato presentato un emendamento che tentava di salvaguardare gli operatori e che aveva ottenuto, per lo meno in via sostanziale fuori dall’aula, l’appoggio dell’associazione.

"L’emendamento – ricordano – non si poneva in contrasto con le gare pubbliche, bensì intendeva introdurre dei paracadute per gli attuali concessionari in vista delle inevitabili procedure selettive. Nello specifico si sarebbe voluto istituire l’obbligo, per gli eventuali concessionari subentranti, di corrispondere un indennizzo economico agli uscenti mediante l’inserimento dell’art 37-bis nel Codice della navigazione che introdurrebbe modificazioni all’indennizzo del concessionario uscente per le concessioni demaniali a uso turistico-ricreativo".