Un museo e il suo territorio devono vivere in simbiosi. Per esprimere al meglio le potenzialità del museo. Per valorizzare al meglio quello che il territorio può offrire: storia, cultura, solidarietà, valori. In questi elementi risiede l’importanza dell’incontro di ieri mattina al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – Meis, durante il quale il Meis, l’Avis di Ferrara e l’Automobile Club Ferrara hanno firmato due nuove convenzioni.
E’ stato firmato il rinnovo della collaborazione con l’Avis Provinciale di Ferrara e l’Avis Comunale di Ferrara ed è stata attivata una nuova convenzione con l’Automobile Club di Ferrara. Gli accordi prevedono scontistiche di ingresso al Meis per soci e un’offerta di favore pensata per le visite delle scuole organizzate da Avis e A.C. Ferrara. "Era in procinto di scadenza l’accordo che avevamo con Avis – spiega Amedeo Spagnoletto, direttore del Meis –. Una convenzione che prevede un favore particolare per quanto riguarda gli ingressi di associati Avis e delle realtà con cui Avis entra in relazione, scuole e università".
Allo stesso tempo, "si è presentata l’opportunità di fare un’altra convenzione con l’Automobile Club di Ferrara, di grande importanza: come Avis, anche Automobile ha nobili principi e obiettivi a cui si richiama, i principi di legalità e valori del rispetto del prossimo. È nostro compito quello di allargare sempre di più queste relazioni: desideriamo che la conoscenza della millenaria storia del mondo ebraico, specificamente in questo momento, venga promossa".
"Tra gli scopi istituzionali di Automobile Club – spiega Rosanella Maranini, direttrice Automobile Club, insieme al presidente, Amedeo Russo – vi è l’educazione dei giovani alla legalità, non solo nei limiti della mobilità, ma anche rispetto alle regole di convivenza pacifica e conoscenza delle diversità. La cultura ebraica deve essere diffusa in quest’ottica".
Al momento della firma, sono intervenuti anche Davide Brugnati e Sergio Mazzini, presidenti di Avis Provinciale e Avis Comunale. In particolare, Mazzini ha ricordato i vari progetti introdotti negli anni: per esempio, "abbiamo portato la cultura, il cibo ebraico nelle contrade. Al Meis ci sentiamo a casa. La cultura ebraica è un’espressione della nostra civiltà. Conoscerla è importantissimo: per questo abbiamo allargato la convenzione anche agli studenti universitari donatori di sangue".