L’allarme lanciato da un ex amministratore comunale parlando di opere del Guercino e di Gennari ora di proprietà Credem, traslocate dalla Cassa di Risparmio verso Reggio Emilia, ha riportato alla luce uno degli aspetti della fusione caro ai centesi, destando polemiche e preoccupazioni. La banca e Fondazione Cassa di Risparmio hanno smentito la notizia ma è accesa la polemica davanti alla possibilità che la nuova proprietà possa decidere di portare altrove le opere, finora esposte nel Salone di Rappresentanza o oggetto di mostre.
Una preoccupazione già sollevata a giugno sulla stampa che non aveva avuto reazione nemmeno dal comune per avere "rassicurazioni sul fatto che il sindaco, che è anche socio della Fondazione, abbia fatto qualcosa affinchè quei gioielli rimangano nella nostra città". "Non è avvenuto e non è stato programmato, alcuno spostamento delle opere d’arte appartenenti alla collezione della Cassa di Risparmio di Cento – fanno sapere da Credem - ogni notizia in tal senso è da considerare priva di fondamento, non essendo stato fatto internamente nessun ragionamento in tale ambito". E una risposta è arrivata anche da Fondazione Carice che però non fa sapere se esista un accordo o un qualsiasi vincolo che leghi alla città le opere. "Il futuro di queste opere è sempre stato al centro delle priorità mie e del Consiglio di Amministrazione – scrive la presidente Raffaella Cavicchi – L’opera di Guercino "Matrimonio mistico di Santa Caterina" è esposta da 2 anni alla Pinacoteca San Lorenzo e chiunque può andare ad ammirarla e una quindicina tra quadri, sculture e disegni, si trovano dove sono sempre stati. La ricchezza del patrimonio artistico centese, come luogo ove poterle ammirare, è invariata rispetto al passato e lo sarà ancora per molto tempo".
Laura Guerra