
La conferenza stampa in cui venne presentata la proposta per superare una legge antiquata che creava discriminazione
Un cambiamento storico nel panorama dei diritti civili in Italia. Grazie a una proposta partita da Vigarano Mainarda, le donne sposate e vedove non vedranno più il cognome del marito comparire accanto al proprio nelle liste elettorali. Un’innovazione che segna un punto di svolta nella lunga marcia verso la parità di genere e l’affermazione della piena identità femminile. L’iniziativa, nata dalla sinergia tra Marina Contarini e Agnese De Michele, ha aperto una porta nel contesto delle imminenti consultazioni elettorali e referendarie.
La proposta di modifica alla Legge 1058 del 1947, che ancora oggi imponeva questa anacronistica aggiunta, era stata presentata lo scorso 8 marzo, in occasione della Festa della Donna, con il sostegno di Paola Boldrini, già senatrice, che ne ha fatto da tramite con la senatrice Cecilia D’Elia. Quest’ultima, pur non potendo presenziare alla conferenza stampa, ha manifestato il suo convinto appoggio attraverso un messaggio.
Marina Contarini esprime la sua soddisfazione: "Siamo immensamente felici di questo risultato. Vedere una proposta nata dal nostro territorio concretizzarsi in una legge dello Stato è la dimostrazione che l’impegno e la determinazione possono davvero fare la differenza. L’eliminazione del cognome maritale dalle liste elettorali non è solo una semplificazione burocratica, ma un atto di profondo rispetto per l’identità di ogni donna".
Agnese De Michele sottolinea la portata inclusiva di questa conquista: "Questo è un momento importante non solo per le donne, ma per l’intera società civile. L’eliminazione della distinzione tra liste elettorali maschili e femminili, insieme alla scomparsa del cognome del marito, rappresenta un passo fondamentale verso il superamento di odiose discriminazioni".
Claudia Fortini