
Il ristorante "Max" ha chiuso (foto Businesspress)
Ferrara, 16 agosto 2014 - All’ombra, letterale, del Castello, piazza della Repubblica è uno dei grandi paradossi del centro storico. Tra slanci d’entusiasmo di esercenti che puntano sulla qualità, ed altri che alzano bandiera bianca sotto i colpi della crisi. Tra i controlli delle forze dell’ordine che per il momento sono riuscite ad allontanare balordi e sbandati, ed i progetti di rivitalizzazione e nuovi insediamenti, che cozzano contro la renitenza dei proprietari di immobili chiusi da anni.
E’ di questi giorni, comunque, la chiusura definitiva del ristorante «Max»: davanti alla saracinesca, il cartello «chiuso per ferie» non è che un labile paravento alla decisione sofferta. Da fine mese la gestione passerà di mano, il locale riaprirà probabilmente fra un paio di mesi con nuovi titolari ed una nuova impostazione: «Il ‘Max’ che i ferraresi conoscevano non esisterà comunque più», dice lo chef Marco Boni, che mercoledì insieme al socio Mirco Raimondi ha gestito il locale nell’ultimo decennio. Calo dei consumi, costi troppo elevati per un ristorante di qualità; anche, ma non solo visto che nelle immediate adiacenze chiude anche un altro locale («Lucone vino e cucina») ed a fine mese abbasserà la saracinesca, dopo venticinque anni, la Pizzeria Da Francesco di via della Luna. Intenzionata a trasferirsi nella zona di via Modena, perchè in centro storico, e proprio in piazza della Repubblica, gli introiti sono calati.
«Eppure la zona è magnifica, i turisti non mancano, c’è passaggio e dal punto di vista paesaggistico siamo sicuramente in uno dei punti più belli di Ferrara», dice Matteo Faccini, l’entusiasta titolare di ‘Ferrara Store’; non mancano infatti le realtà positive, dalla torrefazione Artlife Caffè all’hotel Annunziata (il cui titolare, Zeno Govoni, è addirittura un vulcano d’idee per il rilancio dell’area di piazza Castello). Ha appena riaperto la storica panetteria ex Moro, e tra il Duca d’Este e l’osteria I Quattro Angeli il titolare Paolo Saitta coltiva il sogno di aprire un terzo locale, in questo caso incentrato sulla cucina a base di pesce. «Ma tutti i tentativi per rilevare locali chiusi ormai da anni sembrano naufragati — sorride —, perché la proprietaria dei muri ha rifiutato ogni offerta, compresa quella di rinnovare l’immobile a nostre spese». Insomma, se il Listone è considerato il ‘salotto’ del centro storico, piazza della Repubblica potrebbe facilmente diventarne il cuore pulsante, vivace. Ma con varie attività che chiudono i battenti, e l’assenza di un progetto vero e sostanziale di recupero dei giardinetti e della fontana, tutto resta a metà del guado.
A proposito di attività storiche che chiudono i battenti, addio in questi giorni anche allo storico ‘Marchetti’ della vicina via Cortevecchia: una gastronomia dove un tempo si trovavano le migliori ‘salame da sugo’ di Ferrara. E sarebbe arrivato lo sfratto esecutivo (entro novembre) per un altro bar storico, il ‘Cicognani’ all’angolo tra via Garibaldi e via della Luna.