Dopo i due concerti sinfonici che hanno segnato l’inizio del 2024, la stagione di Ferrara Musica ritorna alla musica da camera. Stasera – alle 20.30 al teatro Comunale – è in programma un concerto inedito, intitolato ‘Parigi-Londra’, che affianca due composizioni della prima metà del Novecento: Façade, il ‘divertimento’ dell’inglese William Walton e il Sestetto per fiati e pianoforte di Francis Poulenc. Con la partecipazione del soprano Lorna Windsor e di Antonio Ballista al pianoforte, protagonisti saranno i Solisti dell’Orchestra Città di Ferrara – Giorgio Ferroci (oboe), Nicola Guidetti (flauto), Giovanni Polo (clarinetto), Vittorio Ordonselli (fagotto), Simone Cinque (corno), Leonardo Sapere violoncello, Alberto Brini tromba, Marco Gerboni saxofono, Paolo Grillenzoni percussioni – sotto la direzione di Stefano Cardi.
Il programma musicale prende le mosse da Poulenc, di cui il Sestetto per fiati e pianoforte op. 100 è una delle opere più caratteristiche. Scritto nel 1932 ed eseguito per la prima volta alla fine del 1933, fu poi rimaneggiato nel 1939 e presentato al pubblico parigino nella versione definitiva solo nel dicembre 1940. Composto all’apice della popolarità – e dedicato a Georges Salles, all’epoca curatore del Louvre, che visse per un periodo nella casa di Poulenc – questo pezzo, frizzante e virtuosistico, si distingue per l’abilità del compositore francese nell’esaltare le caratteristiche timbriche dei singoli strumenti. Façade, an entertainment di Walton, che verrà eseguito nella seconda parte, è un melologo, una composizione nella quale la recitazione di un testo letterario viene eseguita da una voce recitante, accompagnata da cinque strumenti a fiato: tromba, clarinetto, clarinetto basso, sassofono e flauto, un violoncello e vari strumenti a percussione. Scritto già nel 1918 dalla poetessa Edith Sitwell, venne musicato nel 1922 da Walton e messo in scena per la prima volta nel 1923 alla Aeolian Hall di Londra. La rappresentazione fu eseguita dietro delle tende, seguendo l’idea di Osbert Sitwell – fratello della poetessa – di eliminare la personalità del recitante.