FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

"Musei, 28mila presenze durante le Feste"

Il punto sulle visite con l’assessore alla Cultura, Marco Gulinelli: "Diversificare è la chiave. Abbado fondamentale e il 2025 sarà una svolta"

L’assessore Marco Gulinelli

L’assessore Marco Gulinelli

Musei, mostre, eventi e...teatro Abbado. La ricetta culturale di Ferrara durante le festività natalizie ha funzionato?

"Direi che i numeri sono dalla nostra parte – risponde l’assessore alla Cultura, Marco Gulinelli – e confermano come, la diversificazione delle attività che sono state proposte, abbiano garantito un livello di attrattività altissimo di Ferrara".

Di che numeri parla, in particolare?

"Gli accessi ai musei – dal Castello al museo della Cattedrale, passando, ovviamente, per i Diamanti – sono stati circa 28 mila dal 21 di dicembre al 6 di gennaio. Quindi, direi che il bilancio è più che positivo".

A proposito della mostra ai Diamanti, che tanto sta facendo discutere. Quanti accessi ha registrato?

"Poco meno di seimila. Confermandosi una grande esposizione, di qualità altissima".

L’attività dell’Abbado è stata particolarmente intensa a ridosso di Capodanno, oltre al tradizionale concerto. Un esperimento che ha funzionato?

"Come ho detto in premessa, la diversificazione dell’offerta culturale è senz’altro una delle componenti fondamentali dell’attrattività. In questo senso, la programmazione offerta dall’Abbado ha svolto un ruolo centrale, arrivando a registrare quasi cinquemila spettatori tra lo Schiaccianoci, il Flauto Magico e il tradizionale concerto di Capodanno eseguito magistralmente dall’orchestra Gino Neri".

Arriviamo al 2025. Culturalmente, che anno sarà al di là di quello che è già stato parzialmente anticipato?

"Ferrara Arte proseguirà il suo prestigioso ciclo di mostre. A partire da quella di Alphonse Mucha e Giovanni Boldini. Ovviamente in dialogo con il museo permanente dedicato a quest’ultimo. Poi, stiamo lavorando per celebrare l’anniversario di quando Andy Warhol venne a Ferrara. Parallelamente, prosegue il lavoro sulle riaperture".

A che punto siamo con i lavori del nuovo museo del Risorgimento e della Resistenza e alla Palazzina Marfisa?

"In questo senso posso dire che il 2025 sarà un anno di svolta. Contiamo infatti di restituire alla città il nuovo museo del Risorgimento e della Resistenza e la Palazzina Marfisa con i nuovi allestimenti".

Per i palazzi Prosperi-Sacrati e Massari, che tempi di riapertura sono previsti?

"Contiamo entro la primavera del 2026 di restituirli entrambi alla città. A quel punto, avremo centrato tanti dei target che ci eravamo prefissati, come amministrazione, già nel corso del precedente mandato".

Quest’anno ricorrono i trent’anni del riconoscimento Unesco a Ferrara. Come vi state muovendo in questo senso?

"La vittoria al bando Unesco per realizzare un hub alla Porta degli Angeli è già un primo risultato significativo. Poi, ci stiamo concentrando sulla revisione del piano di gestione".

Quali saranno i prossimi step?

"È in programma un incontro il 29 gennaio, al ridotto dell’Abbado, al centro del quale si terrà l’illustrazione degli obiettivi e delle modalità di svolgimento dei tavoli tematici per l’aggiornamento di un documento con il quale intendiamo valorizzare ulteriormente la nostra città anche in chiave Unesco".