REDAZIONE FERRARA

Fatale l’immersione in vacanza, muore sub ferrarese: aperta un’inchiesta

Ieri l’uomo si era tuffato in mare a Giannutri, nel Grossetano, con alcuni amici, ma senza l’ausilio di un diving locale. A mezzogiorno è riemerso già esanime: vani i tentativi di soccorso dei sanitari. La procura apre un’inchiesta

L'intervento dell’eliambulanza Pegaso è stato praticamente immediato perché si trovava già poco distante, per un soccorso al Giglio. Il corpo del sub trasferito all’ospedale di Grosseto, a disposizione della procura

L'intervento dell’eliambulanza Pegaso è stato praticamente immediato perché si trovava già poco distante, per un soccorso al Giglio. Il corpo del sub trasferito all’ospedale di Grosseto, a disposizione della procura

Ferrara, 25 agosto 2024 – Era partito da Ferrara, dove viveva, il sub morto nella tarda mattinata di ieri dopo un’immersione con le bombole, davanti all’Isola di Giannutri.

Aveva 72 anni, A.N. le iniziali di nome e cognome, ed era un idraulico in pensione. Nonostante sia riuscito a risalire da solo, seppur esanime, per lui non c’è stato nulla da fare: è deceduto mentre si trovava in acqua nei pressi di Cala Spalmatoio, uno dei punti più conosciuto della piccola isola dell’Arcipelago toscano. L’intervento è avvenuto intorno alle 12,10, dopo la chiamata ai mezzi di soccorso avvenuta attraverso il numero della Guardia Costiera 1530.

Gli uomini dell’Ufficio circondariale marittimo di Porto Santo Stefano sono così intervenuti in maniera tempestiva assieme ai sanitari del 118 della Asl Tse, con la Croce Rossa Argentario e Pegaso 2. L’elisoccorso, tra l’altro, si trovava già in zona per un altro intervento nella vicina Isola del Giglio, dopo uno scontro tra due imbarcazioni da diporto che ha comportato il ferimento, poi risultato lieve, di uno dei passeggeri a bordo.

Il ferito è stato così soccorso direttamente sull’isola, mentre il velivolo ha deviato verso Giannutri dove, però, è stato possibile constatare il decesso del sommozzatore settantaduenne.

Il sub abitava a Ferrara, secondo quanto si apprende, e si era immerso probabilmente con degli amici in maniera privata, quindi senza l’ausilio di diving della zona. Secondo quanto ricostruito, il settantaduenne sarebbe riuscito a riemergere dall’acqua da solo, ma già incosciente e per lui non c’è stato nulla da fare, nonostante i disperati tentativi dei sanitari che, come dicevamo, erano già vicini all’isola.

Il corpo che è poi stato trasportato al porto di Porto Santo Stefano e rimarrà a disposizione della procura di Grosseto, competente per territorio, per gli esami che serviranno a stabilire le cause del decesso. Sul decesso, infatti, il magistrato di turno aprirà un fascicolo di inchiesta per stabilire l’esatta causa del decesso e se questa possa essere legata a qualche difetto della strumentazione e della dotazione che il sub aveva con sé.

Quasi certamente nelle prossime ore sarà disposta l’autopsia sul corpo del ferrarese.

Si tratta del terzo decesso avvenuto quest’anno nelle acque della zona durante le immersioni sui bellissimi fondali dell’Arcipelago Toscano. Il 26 aprile quello di un giovane di 36 anni che praticava pesca in apnea al Giglio, mentre il 29 giugno un altro sommozzatore aveva accusato un malore fatale durante un’immersione alle Formiche.